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Accam: “Chiusura nel 2021, ma avanti con la Fabbrica dei Materiali”

riLegnano spiega: "la chiusura nel 2017 comporterebbe gravi esborsi, il rischio di fallimento e la probabile perdita del lavoro dei dipendenti...

Riceviamo e pubblichiamo:

Nelle scorse settimane si è discusso molto della posizione sostenuta dall'aministrazione comunale durante l'ultima assemblea dei soci ACCAM di rimandare l'approvazione del bilancio per poter riconsiderare la scelta di chiudere l'inceneritore alla fine del 2017, rimandandola fino a fine 2021.
Ci è stato anche chiesto quale fosse la nostra posizione rispetto alla vicenda. Come sempre, la condividiamo volentieri.

ACCAM è una questione complessa. Nell'affrontarla la priorità per noi è ed è sempre stata la tutela dell'ambiente e della salute delle persone. Per questo abbiamo fortemente influenzato la posizione del nostro Comune per il no al revamping a favore della fabbrica dei materiali ed abbiamo promosso insieme ad altre forze del consiglio comunale la mozione che impegnava l'amministraziobe ad adoperarsi per la chiusura dell'inceneritore entro fine 2017.

Dai tempi di quelle decisioni è stata chiarita la situazione economica della società, che è molto peggiore di quanto già non apparisse, e sono stati commessi diversi errori, primo tra tutti non aver creduto con sufficiente entusiasmo nella fabbrica dei materiali, che un paio di mesi fa il CdA ha valutato come non fattibile.

La chiusura dell'inceneritore non può essere e non è messa in discussione. Ma alla luce dello scenario attuale e delle maggiori informazioni a disposizione crediamo doveroso valutare se le condizioni su cui si era basata la decisione di puntare alla sua chiusura entro la fine del prossimo anno siano ancora valide.

Ci lascia perplessi quando sono i soli termini economici a giustificare le scelte, ma non possiamo neanche non notare come in queste ultime settimane si sia parlato molto di date e pochissimo, se non per niente, dell'abbandono del progetto di fabbrica dei materiali. Che la dice lunga sulle reali intenzioni di chi oggi grida allo scandalo. In quanti hanno analizzato lo studio di fattibilità sulla fabbrica dei materiali? Noi lo abbiamo fatto ed abbiamo sollevato dubbi e fatto domande su alcune parti; ora stiamo analizzando le risposte.

La sostenibilità economica per noi non è il fine ma non può non essere il perimetro entro cui realizzare i nostri programmi. Dagli elementi che adesso sono finalmente a disposizione dei soci della società la chiusura nel 2017 comporterebbe gravi esborsi da parte dei soci, il serio rischio di fallimento e la probabile perdita del lavoro da parte dei dipendenti di ACCAM. Su queste basi si potrà anche spegnere "subito" l'inceneritore ma non si può costruire il processo virtuoso ed innovativo di gestione dei rifiuti definito e votato dai soci 2 anni fa e in cui noi ancora crediamo.

Quindi, siamo disponibili a riconsiderare la data di spegnimento, a patto che di spegnimento si continui a parlare, e che il ritardo sia in funzione del progetto di medio e lungo periodo. Spostiamo quindi la chiusura al 2021, ma da domani iniziamo a lavorare seriamente a rendere la Fabbrica dei Materiali fattibile, con il pieno sostegno di tutti i soci e in particolare dei tre maggiori.

E sul metodo? Beh, sarebbe davvero difficile nascondere che a noi una discussione in Consiglio Comunale non sarebbe affatto dispiaciuta.

riLegnano

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Luglio 2016
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