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L’Alto Milanese nella “Metropoli Possibile”

Nel Piano Strategico delineate le 7 aree omogenee, tra queste quella dell'Alto Milanese...  

Veloce, attrattiva, aperta, sostenibile, coesa e performante: sarà così la Metropoli Possibile del futuro, almeno stando agli obiettivi scritti nel piano strategico della Città Metropolitana presentato dal vicesindaco Eugenio Comencini. Si tratta del primo piano strategico adottato in Italia da una Città Metropolitana: «Un piano che ha una struttura aperta e partecipata – ha spiegato – che si basa su una mappa delle ideee e su sei strategie; un piano che ha la consapevolezza di essere ancora in una fase sperimentale e che deve confrontarsi con le criticità di carattere economico».

Tra gli obiettivi prioritari compare la deburocratizzazione e la semplificazione nell'accesso ai servizi, l'omogeneizzazione tra i territori, l'innovazione, l'attrattività e l'apertura al mondo: «Vogliamo chiedere all'Europa di contare di più nella distribuzione di fondi oggi affidati solo a Stato e Regioni – ha auspicato Comencini – vogliamo dare una ruolo più importante al vecchio Pgt provinciale e al sistema di integrazione dei parchi. Sulla mobilità il ruolo della Città Metropolitana resta invece un pò timido perchè la Regione intende istituire le agenzie territoriali che comprendono un territorio più esteso della Città Metropolitana».

Nel Piano Strategico sono delineate le 7 aree omogenee (nella mappa) della Città Metropolitana invitate cooperare tra loro. Tra queste troviamo la zona omodenea dell'Alto Milanese composta da 22 Comuni, una superficie  di 21.523 ettari, 258.743 abitanti e 60.198 addetti. 

I Comuni sono: Arconate, Bernate Ticino, Buscate, Busto Garolfo, Canegrate, Castano Primo, Cerro Maggiore, Cuggiono, Dairago, Inveruno, Legnano, Magnago, Nerviano, Nosate, Parabiago, Rescaldina, Robecchetto con Induno, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Turbigo, Vanzaghello e Villa Cortese.

Quello dell'Alto Milanese, composto da legnanese e castanese, è stato definito un territorio già coeso, il primo ad avere già adottato un modello di governance con il Patto dei Sindaci e che si vuole caratterizzare con 4 strategie di azione: 

In rete per lo sviluppo: un modello innovativo di governance per la Zona omogenea. In previsione adeguate forme e modalità di attuazione (protocolli d’intesa, accordi di programma, convenzioni) e il coinvolgimento anche di altri attori locali non istituzionali. 

–  Abilitare il sistema economico: patto per la semplificazione e la competitività. In questo ambito è inserito il patto per la semplificazione e la competitività ovvero «la predisposizione di un progetto pilota, da condividere e sviluppare insieme agli attori socio-economici del territorio, per il potenziamento in ordine alla digitalizzazione e messa in comune di alcuni servizi: SUAP e catasto intercomunali, CUC di Zona omogenea, standardizzazione della modulistica e omogeneizzazione dei regolamenti in materia amministrativa, edilizia, commercio e attività produttive. Un progetto che non deve partire da zero, ma dalla condivisione ed estensione di buone pratiche esistenti tra i Comuni, pur in un quadro di autonomia decisionale dei singoli Enti locali nelle materie di competenza». 

–  Dai parchi alla rete verde dell’Alto Milanese. L'intenzione è quella di avviare un progetto di consolidamento, valorizzazione e messa a sistema degli elementi che contribuiscono a comporre la rete verde nell’Alto Milanese, Parco del Ticino e i PLIS. Altro elemento fondamentale è rappresentato dal potenziale offerto dai corsi d’acqua, a partire dal ruolo fondamentale del fiume Olona per cui si prevede di potenziare gli strumenti finalizzati al disinquinamento e alla bonifica 

–  Un’agenda per la rigenerazione urbana. In questo caso si pensa alla possibilità di costruire un “portale per gli investitori”, integrabile con l’esperienza della “Milano che conviene”, con un catalogo delle opportunità sul territorio che, adeguatamente supportato da un quadro di regole omogenee e opportune garanzie in ordine alla certezza del diritto e ai tempi delle pratiche amministrative, si configura come potente strumento per le politiche di attrattività e di marketing territoriale per l’Alto Milanese. 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Aprile 2016
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