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Pedemontana: aperta fino a Lomazzo, “oltre il 2018” a Bergamo

Taglio del nastro per la tratta A da Cassano Magnago a Lomazzo - Già presenti i cartelli per Bergamo ma solo tra tre anni il collegamento sarà completo - I Comuni attendono le compensazioni...

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Inaugurazione prima tratta di Pedemontana 4 di 36

(v.arini) – I cartelli segnaletici, nuovi di pacca, indicano già la via per Bergano, ma la prima tratta di Pedemontana (A36), inaugurata nel pomeriggio di oggi (26 gennaio) si ferma a Lomazzo. Un invito che potrebbe trarre in inganno un turista, magari in zona per Expo, che da Busto Arsizio necessita di raggiungere la città orobica. Un collegamento rapido che sarà, invece, possibile solo «un po' oltre il 2018», come ha annunciato il presidemte della Regione Lombardia, Roberto Maroni.  Con il taglio del nastro il Governatore ha aperto simbolicamente la tratta A, una mini-autostrada lunga 14 chilometri  «il cui pedaggio – ha assicurato – sarà gratuito per tutto il periodo di Expo». Qui il VIDEO CON L'INTERVISTA A ROBERTO MARONI

Il tratto di autostrada A36 collega l'A8, dallo svincolo di Cassano Magnago, all'A9 all'altezza di Lomazzo. Lungo il suo percorso sono presenti gli svincoli di Solbiate Olona, Mozzate e Cislago e un'area di servizio all'altezza di Mozzate. Il percorso si sviluppa in trincea per 5,5 km, in rilevato per 5,2 km e in galleria artificiale per 3 km.

 «Un'opera di grande ingegneria –  l'ha definita l'ingegner Meistro di Pedelombarda – che ha impegnato quasi 7 mila lavoratori, 720 imprese e 5500 macchinari». 

L'inaugurazione segue quella di sabato della Tangenziale di Varese (anche questa gratuita per Expo), percorsa in media da 2mila auto l'ora. Seguirà poi ad aprile l'apertura della seconda tratta prevista fino alla Milano-Meda e tra tre anni – finanziamenti permettendo – si potrà raggiungere Bergamo. Il problema sono proprio i finanziamenti: accorato è stato, infatti, l'appello da parte delle autorità alle banche: «Anche la Cassa Depositi e Prestiti – ha detto Marzio Agnoloni, amministratore delegato di Pedemontana – deve fare la sua parte, lo ha fatto per la Brebemi, per la Tem e lo deve fare anche per Pedemontana. Serve che l'intero sistema integrato lombardo sia unito per fare e completare, come noi vogliamo completare, la Pedemontana».

Anche perchè fino ad oggi la realizzazione dell'autostrada ha creato solo disagi, in particolare a quei Comuni toccati dal suo passaggio, gli stessi che attendono ancora le compensazioni ambientali e sulle quali sono giunte rassicurazioni da parte dei politici: «Stringeremo ancora di più i rapporti con tutte le Amministrazioni. L'ascolto sarà massimo e la collaborazione totale. Regione Lombardia sarà al fianco dei Comuni per quanto riguarda gli aspetti collaterali a quest'opera e le opere di mitigazione ambientale», ha assicurato l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte. 

«Proprio domani discuteremo in aula una mozione che prevede l'inserimento di un passaggio che impegni la Giunta a sbloccare, nel più breve tempo possibile, i fondi, congelati a causa dei limiti imposti dal Patto di stabilità», ha quindi aggiunto il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all'Attuazione del programma, ai Rapporti istituzionali nazionali e alle Relazioni internazionali Alessandro Fermi,

L'enfasi dei politici presenti non è però piaciuta a chi sta all'opposizione: «Una doppia inaugurazione a distanza di due giorni per il solo primo tratto è francamente eccessiva. Noi saremo soddisfatti solo quando la Pedemontana sarà completata», è stato il commento di Alessandro Alfieri, segretario regionale del Pd e consigliere regionale. 

Non usano invece mezzi termini i 5 Stelle che definiscono Pedemontana un morto che cammina. «Oggi la Pedemontana è la risposta sbagliata a una reale esigenza di mobilità dei cittadini e delle imprese: un super collegamento Varese-Bergamo non serve a nulla. Serve invece rendere efficiente il sistema logistico di trasporto merci – il commento di Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardiaiapotenziare il trasporto pubblico per i pendolari da e verso Milano, favorire i brevi spostamenti delle Pmi tramite il miglioramento della rete stradale ordinaria».  Mentre la collega consigliera Paola Macchi ha posto l'accento sulle numerose questioni come  «la gratuità del tratta per i prossimi mesi, forse per tutto il 2015, che apre un buco nelle casse della società». 

GUARDATE ANCHE: IL PRIMO VIAGGIO SU PEDEMONTANA

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Gennaio 2015
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