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Vasche di laminazione: “Basta contenziosi, pensiamo alla sicurezza”

Con una lettera Fulvio Miscione, presidente del Consorzio del Fiume Olona, torna sul progetto in occasione dell'imminente decollo dei lavori e delle forti piogge dei giorni scorsi..

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di Fulvio Miscione, presidente del Consorzio del Fiume Olona in merito alle vasche di laminazione di San Vittore Olona in quanto, nelle ultime settimane e in occasione dell'imminente decollo dei lavori, l'opinione pubblica locale ha di nuovo toccato il tema riguardante la negatività di una simile iniziativa.

Anche in considerazione degli eventi atmosferici che quest'anno hanno interessato il nostro territorio, Miscione esprime la  posizione consortile al riguardo «richiamando  le iniziative legali di alcune ammnistrazioni interessate che, a fronte delle compensazioni ottenute da Regione Lombardi, dovrebbero, a nostro avviso, abbandonare i ricorsi in atto con l'obiettivo di accelerare al massimo i lavori di realizzazione dell'opera in quanto unica garanzia di sicurezza per il terrirorio e per le popolazioni che lo abitano»


Egregio Direttore,

torno a scriverle dopo qualche tempo in quanto nelle ultime settimane l’opinione pubblica locale è tornata ad appassionarsi alla questione riguardante la prossima realizzazione delle vasche di laminazione che sorgeranno nella zona di competenza dei comuni di S. Vittore Olona, Canegrate e Parabiago. Della questione si è occupato diffusamente la stampa locale e dalla lettura degli articoli pubblicati si ricava la sensazione che una buona fetta della popolazione individua ancora oggi nella opposizione incondizionata al progetto il percorso principale da percorrere.

Tale comportamento viene nella sostanza anche condiviso dalla maggioranza delle amministrazioni comunali interessate che, pur essendo riuscite a far recepire, attraverso una lunga ed articolata negoziazione con gli organismi regionali, importanti modifiche al progetto originario, non hanno abbandonato e non intendono per il momento abbandonare i ricorsi a suo tempo promossi presso l’amministrazione giudiziaria.

Non è questo il contesto giusto per approfondire le motivazioni alla base di questa loro decisione, ma tutto ciò non ci può impedire di esprimere qualche considerazione utile a meglio comprendere, attraverso l’illustrazione della posizione consortile, la portata anche sociale di un progetto che, al momento del suo decollo definitivo previsto per l’inizio di dicembre e in presenza di tali pesanti condizionamenti esterni, rischia di subire l’ennesima fase di arresto.

Tutto questo avviene proprio in questi giorni mentre AIPO con Regione Lombardia non solo ha definitivamente recepito, come già ricordato, molte delle integrazioni proposte dagli enti locali e dal mondo associativo, ma, soprattutto, si stanno ultimando le procedure di acquisizione dei terreni a prezzi congrui e disegnando, attraverso la formalizzazione di convenzioni ad hoc con enti terzi, la futura organizzazione a cui sarà demandata la gestione complessiva di questa importante opera.

Tutto questo avviene mentre, a livello nazionale, le cronache ci consegnano, dopo solo un mese di distanza dai fatti che li hanno preceduti, gli effetti devastanti sul territorio e sulle popolazioni di eventi atmosferici di straordinaria portata dovuti essenzialmente a lungaggini burocratiche e a decisioni mai prese e – se prese – differite nel tempo quanto a realizzazione.

Credo sia necessario, questa volta a livello locale, comprendere una volta per tutte che il contesto climatico nell’ultimo decennio è profondamente cambiato e che quello che un tempo era da considerarsi un evento alluvionale di carattere eccezionale al giorno d’oggi va considerato come un accadimento quasi normale con ampia possibilità di reiterazione in tempi brevi.

Credo, d’altra parte, che se fino ad oggi i comuni rivieraschi, anche della parte bassa, hanno potuto limitare i danni da esondazione ciò sia sostanzialmente dovuto agli effetti positivi che il decollo della diga di Gurone avvenuto negli ultimi anni è riuscito ad imprimere nella gestione delle emergenze fluviali. Lo testimoniano i dati in nostro possesso che evidenziano chiaramente come le consistenti piogge avvenute nell’ultimo periodo abbiano prodotto sul territorio effetti di gran lunga meno invasivi degli effetti che, avvenuti nei primi anni del nuovo secolo e pur in presenza di una piovosità più contenuta rispetto a quella attuale, ebbero un impatto decisamente più corposo..

Per questi motivi sono portato ad affermare ancora una volta che le vasche di laminazione, così come sono state concepite nel progetto modificato ora in via di attuazione, rappresentano, a mio avviso, un’opera quanto mai necessaria per garantire la sicurezza del territorio e delle popolazioni che lo abitano.

Per questi motivi credo sia buona cosa suggerire alle amministrazioni interessate ancora impegnate in contenziosi giudiziari di abbandonare la presa e di indirizzare le proprie energie a quell’attività di vigilanza sull’avanzamento dei lavori che, in qualità di componenti del costituendo comitato di controllo, spetta loro di diritto.

Sarebbe questo un buon motivo per superare divisioni ed antinomie territoriali legate ad interessi specifici ed utile a rafforzare la compattezza di quella squadra che, tenuta assieme da interessi di portata più generale, aveva dimostrato, prima della pausa estiva, di agire in sintonia avallando nella sostanza il progetto nell’ultima versione modificata.

Sarebbe infine questa una maniera oltremodo efficace per sottolineare l’importanza delle istituzioni sovra comunali come il Parco dei Mulini che, non bisogna dimenticarlo, tanto ha lavorato, attraverso i suoi responsabili, perché questo progetto, inviso ai più nella sua fase iniziale, potesse diventare, attraverso le modificazioni condivise, un’opportunità da cogliere per un’esistenza più sicura e compatibile del nostro territorio.

Un cordiale saluto

Fulvio miscione 

Castellanza, 21 novembre 2014

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 24 Novembre 2014
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