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Moschee a Milano: interviene il sindaco Pisapia

Giuliano Pisapia sottolinea che i 4 luoghi messi a disposizione non saranno assegnati allo stesso culto - Ad intervenire sulla questione anche Forza Italia e Lega Nord...

Continua il dibattito sulla costruzione di moschee a Milano (qui il servizio precedente). Non poteva certo mancare l'intervento del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, sull'ipotesi delle quattro moschee in città e lo ha fatto a Rimini, durante un meeteng: «Quattro moschee a Milano? Macchè. Al bando potranno partecipare solo le comunità religiose iscritte nell’Albo comunale. I progetti migliori vinceranno. Quello che è importante è che vorremmo creare le condizioni perché tutti e quattro i luoghi che mettiamo a disposizione non siano assegnati allo stesso culto»

Sulle dichiarazioni, invece, dell'assessore al welfare di Milano Pierfrancesco Majorino, è intervenuto in un'intervista a Affariitaliani.it Giulio Gallera, coordinatore Forza Italia, ribadendo la loro ferma opposizione: «E' un errore dare quattro aree pubbliche – ha detto Gallera – e riteniamo debolissima la motivazione di Majorino secondo la quale sono aree da ristrutturare. Queste aree pubbliche andavano messe a disposizione del privato sociale che poteva farne luoghi di vita per la città. Noi non siamo contrari alla realizzazione di moschee di medie dimensioni, ma andavano fatte su aree private garantendo che non ci fossero problemi di ordine pubblico o mobilità. Siamo contrari a fare oggi il bando senza avere nessun tipo di garanzia sui soggetti che vinceranno i bandi, sulle attività e su come saranno finanziate».

Sulla proposta invece della Lega Nord di un possibile referendum, Gallera risulta contrario all'idea: «Un'amministrazione deve assumersi la responsabilità di fare alcune scelte. Il diritto di culto e di professione della religione devono averlo tutti. Ci vuole equilibrio. Se uno introduce un meccanismo per il quale ogni piccola criticità, dalla moschea all'impianto di smaltimento, va sottoposta a referendum non facciamo altro che fomentare il localismo e impedire la crescita. Un amministratore serio sa creare le condizioni per l'inserimento di alcuni elementi nel territorio senza difficoltà. Io penso che vada riconosciuta la libertà di culto a tutti. Purché le moschee non creino problemi, e siano costruite in aree private. Quel che ha fatto questa amministrazione è una non soluzione».

Pronta la risposta del capogruppo della Lega Nord Alessandro Morelli«Gallera sta sbagliando alla grande, un tavolo di confronto con gli islamici non ci può essere a priori – e aggiunge – La Lega attraverso la Regione, con una nuova imposizione regionale, obbligherà i Comuni a fare i referendum. Pisapia e soci cerchino di fare quello che vogliono ma saranno i cittadini milanesi a dire che cosa fare in queste aree». Infine sull'idea dell'assessore Majorino che una moschea possa aumentare la sicurezza, Morelli commenta: «La moschea non può aumentare la sicurezza perché manca una normativa nazionale che imponga a questi personaggi di esprimersi solo in italiano. Chi li fa i controlli, quindi? Majorino? Granelli? Non penso che andranno tutti i venerdì a seguire il sermone dell'imam».

Redazione
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Pubblicato il 27 Agosto 2014
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