PalaDante pieno quasi come ai vecchi tempi, bell'atmosfera, tifo "tosto" e, ovviamente, tantissima Legnano presente per il derby tra Elegy e Carroccio, stracittadina vinta dalla prima (71-65) al termine di una gara tirata. Daniele Landini, allenatore Elegy, confidava, sperava, voleva il referto rosa con tutte le sue forze: "Due punti che permettono di chiudere l'andata con un bilancio – 4 vinte e 9 perse -, certamente inferiore alle aspettative, molto elevate, nutrite prima che partisse la stagione e innescate dal favoloso quinto posto, con relativi playoff, conquistato lo scorso anno".

Aspettative andate deluse o qualcosa d'altro?

"La seconda che hai detto perchè – continua Landini -, analizzando il nostro cammino con serenità occorre prima di tutto evidenziare che il livello del campionato si è decisamente innalzato. Poi, finora abbiamo vissuto quattro mesi tormentati da infortuni e acciacchi che hanno colpito giocatori importanti e, per esempio, scendere sul parquet senza un leader come Campanoni non è cosa di poco conto perchè la presenza di Mattia cambia sensibilmente il nostro modo di stare in campo. Infine, altro aspetto da considerare, è quello legato alla costruzione di una squadra che, molto rinnovata rispetto a quella del 2016, fatica ancora nel trovare i meccanismi più adeguati alle caratteristiche di tutti i giocatori. Per riuscirci, avremo bisogno di tempo e ancora tanto lavoro in palestra".

Obiettivo per il girone di ritorno?

"Non guardiamo la classifica e, tantomeno, facciamo tabelle. Sarà un'osservazione banale ma, realisticamente, le uniche cose da fare sono alzare la qualità degli allenamenti e giocare al massimo una partita alla volta. I conti, oggi più che mai, le faremo solo alla fine".

"Conti" abbastanza in rosso anche per il Carroccio con coach Paolo Tamborini che commenta: "Contro Elegy abbiamo perso l'ennesima gara-fotocopia, commettendo errori che, ormai, si ripetono da diverse gare. Purtroppo a questo livello la scarsa esperienza si paga a carissimo prezzo e nei momenti cruciali le nostre scelte sono ancora quelle tipiche di un gruppo che si muove secondo logiche più vicine ai campionati giovanili. Infine, altro elemento determinante soffriamo maledettamente la carenza di giocatori fisicati sotto canestro e, di conseguenza, la quasi assoluta mancanza di soluzioni interne. Una situazione tecnico-tattica che, per poter funzionare, ha sempre bisogno di prestazioni balistiche strepitose dal perimetro. Ma in questo momento anche le mani dei nostri tiratori purtroppo sono piuttosto tiepide. Insomma – conclude il "Tambo" , la sconfitta subita contro Elegy ci tiene ancora dentro il tunnel, ma dobbiamo trovare in fretta una "luce" che ci permetta di uscire al più presto".

Massimo Turconi