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Frassineti: “Voglia di riscatto e di crescita”

Dopo l'infortunio, "Frasso" è tornato ai livelli che tutti conosciamo e conferma l'obiettivo dei playoff...



“Capitan Maiocco ha parlato di rivalsa, io ci aggiungo crescita, mai andare contro il capitano…”, con queste parole Matteo Frassineti conclude l’intervista che ci ha rilasciato e che sintetizza nel migliore dei modi il percorso che gli Knights stanno portando avanti da almeno tre anni a questa parte.

Un percorso fatto di momenti esaltanti, vedi la salvezza raggiunta ad una giornata dal termine nella scorsa stagione, ad altri decisamente di segno opposto, come non ricordare il brutto infortunio che lo tolse dal campo nel momento topico del campionato, quando si ruppe i legamenti del ginocchio,

Ma la tenacia di Matteo è pari alla sua bravura, si è ripresentato in palestra con la stessa voglia di prima, più determinato che mai a ricambiare l’affetto e la stima che tifosi e società gli hanno dimostrato in questi mesi.

Iniziamo questa breve chiaccherata parlando dell’infortunio che hai subito. Più difficile recuperare sotto il profilo mentale o fisico?
Frassineti: “Direi fisico. Sono stato aiutato a recuperare dalla voglia di ricominciare e dal fatto di non aver mai abbandonato l’ambiente della pallacanestro, avere la palla in mano anche quando potevo fare poco non mi ha fatto cambiare il modo di vedere le cose”.

Quali sono i tuoi pensieri ora che sei ritornato a tempo pieno in palestra?
“Ho il desiderio di sentirmi come prima e questo mi spinge ad avere sentimento di rivalsa per me personalmente ma anche per quanto riguarda la squadra, l’annata sfortunata ha riguardato un po’ tutti. Da parte mia c’è anche un senso di gratitudine verso la società che nei miei confronti si è comportata benissimo, direi in modo esemplare, una settimana dopo che mi ero fatto male si parlava già di rinnovo contrattuale che poi è arrivato pochissimo tempo dopo”.

Tu che hai frequentato piazze più importanti di questa, ti saresti mai aspettato di venire a Legnano e trovare un ambiente come quello che hai trovato?
“Da un punto di vista umano questa è una realtà che, per l’entusiasmo e la voglia di crescere, si pone sempre dei nuovi limiti, con tanta voglia di rinnovamento ed idee che ne fanno una società non comune in questo ambiente. Oggi molte società cercano di sopravvivere, qui invece si cerca sempre di migliorarsi, con dei valori che ne fanno una famiglia oltre che una squadra. Dal capo allenatore al magazziniere, tutti fanno qualcosa per la squadra, anche gratuitamente, con tanta passione. E’ davvero una cosa magica”.

Qual è il prossimo gradino da salire?
“Non ho dubbi, i playoff. Non si parla di posto in classifica, sarebbe un passo importante per una società giovane come la nostra che ogni anno cerca di fare qualcosa di meglio”.

Domanda… difficile. Come giudichi il tuo coach, Mattia Ferrari?
“Lui è senz’altro un conoscitore di pallacanestro, esigente, maniacale. Questo ad alti livelli paga. La ricerca della perfezione, lasciando spazio al talento dei giocatori, è quello che ti fa fare il salto di qualità e lui ricerca questo. Noi lo conosciamo bene, è un allenatore con una spiccata personalità, sicuramente va capito e, passami il termine, gli allenatori devono essere dei rompi.., per cercare di tirare fuori il meglio”.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Agosto 2016
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