Rimane un’immagine del fine partita: l’applauso della squadra ai tifosi. Un gesto non spontaneo ma chiesto esplicitamente dagli ultras ai giocatori come “premio” per il supporto in una situazione difficile, dall'altra parte una sfida lanciata alla dirigenza per dire: “La squadra è con noi”.

Le forti contestazioni avvenute durante il secondo tempo non sono cadute nel vuoto.

Gaetano Paolillo, il patron lilla, ha risposto alle provocazioni attraverso la dichiarazione rilasciata in sala stampa: “Due anni fa potevo stare a casa. Era una società piena di debiti, fallita. I tifosi si sono già dimenticati della promozione e viste le indubbie difficoltà ne approfittano per criticarci, sono degli ingrati. Non vogliamo farci insultare da 30-40 persone che dovrebbero vedere la partita nel settore per gli ultras. Questa è la realtà dei fatti. Siamo venuti qui solo per uno scopo sociale e ora mi stanno facendo disinnamorare, ma accetto la sfida. In settimana abbiamo parlato con persone di Legnano interessate ad entrare in società ma questo deve avvenire in un ambiente sereno, senza essere ricattati dagli ultras. Ora mi dispiace solo per i ragazzi costretti a giocare in un clima pesante”.