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Tra le firme del Papa e Benedetto XVI anche quella di don Samuele

Esce il nuovo libro del prete cerrese "Ubi fides ibi libertas", curato insieme a Davide Riserbato...

Tra gli scritti di Papa Francesco, Benedetto XVI, Angelo Bagnasco, Pier Luigi Bersani, Giuliano Ferrara, Angelo Scola, Dionigi Tettamanzi e altri ancora compare anche il nome di un cerrese: Samuele Pinna. Succede nel volume "Ubi fides ibi libertas", a cura del don cerrese e di Davide Riserbato. Il libro, in uscita in questi giorni, verrà presentato in anteprima domani (martedì 14) alla Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna. 

"Ubi fides ibi libertas" tratta di una figura di spicco nel panorama cattolico: il cardinale Giacomo Biffi, arcivescovo dal 1984 al 2003, scomparso lo scorso 11 luglio. L'opera vuole proporsi come «portale d’accesso per chiunque desideri introdursi nella cattedrale dell'originalissima riflessione» di Biffi.

«Ho conosciuto il cardinal Biffi insieme a Davide Riserbato parecchi anni fa e l’amicizia con lui, nel tempo, si è fatta sempre più profonda – racconta don Samuele, che ora serve la parrocchia dei Santi Martiri Nereo e Achilleo di Milano -. Grazie a lui ho iniziato a studiare il pensiero di Charles Journet, di cui sono diventato – secondo un benevolo giudizio presente nel libro – tra i «massimi conoscitori» (p. 20). L’idea di un volume miscellaneo, a un anno dalla morte del cardinal Biffi, è nata quasi subito dopo la sua scomparsa a motivo di una chiara consapevolezza: avevamo avuto la fortuna di conoscere un gigante del pensiero cristiano e la sua eredità andava mantenuta viva».

Di seguito l'intera presentazione di don Samuele.


Ho conosciuto il cardinal Biffi – come racconto, insieme a Davide Riserbato (curatore con me), nell’Introduzione del libro Ubi fides ibi libertas. Scritti in onore a Giacomo Biffi – parecchi anni fa e l’amicizia con lui, nel tempo, si è fatta sempre più profonda. Grazie a lui ho iniziato a studiare il pensiero di Charles Journet, di cui sono diventato – secondo un benevolo giudizio presente nel libro – tra i «massimi conoscitori» (p. 20). L’idea di un libro miscellaneo, a un anno dalla morte del card. Biffi, è nata quasi subito dopo la sua scomparsa a motivo di una chiara consapevolezza: avevamo avuto la fortuna di conoscere un gigante del pensiero cristiano e la sua eredità andava mantenuta viva.

Per incarico dell’Arcivescovo di Bologna, abbiamo iniziato a lavorare a questo volume a cui hanno preso parte insigne personalità: da Benedetto XVI a papa Francesco (credo sia il primo libro in cui scrivono due Papi viventi!) al card. Caffarra. Questo libro intende ricordare il pensiero e l’azione pastorale di Biffi: ci sono, appunto, i ricordi che partono da lontano e parlano di un Biffi giovane sacerdote, delle amicizie – come quella con mons. Bettazzi (tra gli ultimi Padri conciliari viventi) e il card. Ravasi – per poi soffermarsi sugli anni dell’episcopato; i profili, inoltre, di giornalisti e politici, tra cui Ferrara, Bersani, Pera, che sottolineano alcuni aspetti della personalità di Biffi.

Una seconda parte, invece, di studi sul pensiero del Cardinale seguono, idealmente, un filo conduttore: il suo itinerario teologico e pastorale a opera di Inos Biffi; la parresìa (il parlar chiaro) che ha sempre esplicitato questo itinerario messo in luce dal prof. Riserbato; il tema – centrale – del cristocentrismo presentato dal card. Scola e l’ecclesiocentrismo, tematica strettamente collegata, con la rilettura della santità della Chiesa nel confronto con il pensiero di Journet; a ciò si connette immediatamente l’interpretazione del casta meretrix di sant’Ambrogio così come spiegata dal card. Biffi che il Rettore della Lateranense ribadisce; la riflessione sullo Spirito Santo, teologicamente complessa eppure – come afferma il card. Tettamanzi – precisata in termini chiari; e ancora: il tema caro al Cardinale dell’anagogia e poi l’ironia nei suoi scritti fino a giungere a una analisi della pastorale di Biffi.

Arricchiscono questo volume le Appendici: da un articolo di Luigi Giussani, a un altro che rilegge gli ultimi istanti della vita di Biffi; da un’intervista su Pinocchio fino a un inedito di Giacomo Biffi, che impreziosisce non poco il volume. Così come la Postfazione a firma del card. Angelo Bagnasco, Presidente della CEI.

Don Samuele Pinna

Redazione
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Pubblicato il 13 Giugno 2016
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