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Premiato il progetto di rete antiviolenza guidata da Cerro Maggiore

Regione Lombardia ha condiviso il progetto di Rete Antiviolenza presentato dalle amministrazioni guidate dal comune di Cerro Maggiore...

Regione Lombardia ha condiviso il progetto di Rete Antiviolenza presentato dalle amministrazioni, ASL, Azienda Ospedaliera, Polizia Locale, Associazioni, dei distretti Legnanese, Magentino, Castanese e Abbiatense, guidati dal comune di Cerro Maggiore. Di seguito un comunicato diffuso in giornata. Il progetto, ricordiamo, era stato avviato con l'amministrazione cerrese guidata dal dott. Antonio Lazzati che oggi commenta: "Sono assolutamente soddisfatto di questo risultato. Conferma come già allora eravamo attenti al problema che merita un costante coinvolgimento di tutto il nostro territorio".


Non è la prima volta che regione Lombardia riconosce la bontà dei progetti presentati dal comune di Cerro Maggiore e stavolta questa approvazione porterebbe al territorio tra gli 80 e i 100.000 euro necessari per attivare il pronto intervento (per le donne vittime di violenza) 24 ore su 24 e rendere disponibili alloggi temporanei per l’emergenza.

Un segnale forte contro la violenza sulle donne, ma anche del rafforzarsi di una collaborazione importante fra istituzioni che vede l’amministrazione di Cerro Maggiore fra i più convinti promotori.

Un’amministrazione che sta lavorando senza tregua, mettendo a disposizione del territorio le competenze e l’entusiasmo di assessori e consiglieri comunali, soprattutto i più giovani, che stanno facendo il loro dovere con grande serietà, nonostante lo stop al bilancio voluto dall’ex sindaco Lazzati, insieme con Mantellina, D’Anna e Simona Dell’Acqua e l’inspiegabile rischio di commissariamento che i quattro cercano irresponsabilmente di minimizzare.

Credo si debba continuare a lavorare senza lasciarsi intimorire da coloro che tentano di gettare discredito su una sindaco colpevole di aver mantenuto quanto dichiarato in campagna elettorale e che, per giustificare le loro azioni, sollevano il dubbio di presunti quanto inverosimili complotti politici” risponde Piera Landoni, dal cui assessorato è partito il progetto di Rete Antiviolenza “ Questo noi lo dobbiamo alle cittadine e ai cittadini che ci hanno chiamato ad amministrare la nostra comunità e non dovrebbero essere coinvolti in queste miserie umane. Voglio rassicurare però sul fatto che ce la stiamo mettendo tutta, senza tralasciare nulla (ovviamente sul piano della legittimità) di ciò che deve essere fatto nell’interesse del paese e mi piace pensare che anche i cittadini, in cuor loro, stiano sostenendo questo nostro sforzo ”.

Comune di Cerro Maggiore

Redazione
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Pubblicato il 15 Settembre 2014
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