La storia del nostro territorio corre sulle sponde dell'Olona. A ricordarlo, una mattinata dedicata ai mulini e al nostro fiume. Nella cornice dell'opificio storico Starquà di Nerviano questa mattina, sabato 24, si è parlato di temi storici e ambientali inerenti i mulini, il loro recupero attraverso un restauro specifico e il paesaggio dell'Olona. Il tutto durante il convegno "Portare l'acqua al mulino" organizzato dal Parco dei Mulini.

Dal primo mulino costruito sull'Olona quasi mille anni fa, ne è passata – letteralmente – di acqua sotto i ponti. Queste strutture sono state testimoni della crescita e delle trasformazioni subite dalla nostra zona. Negli anni i mulini hanno contribuito alla sopravvivenza di tante famiglie contadine, hanno assistito alla terribile battaglia di Parabiago in cui nel 1339 morirono più di 4mila persone, si sono trasformati seguendo la storia, sono diventati cartiere, birrerie e opifici, hanno dato rifugio ai partigiani, hanno visto il loro declino e il loro recupero. «I mulini hanno creato la ricchezza della Valle Olona – ha spiegato lo storico locale Giacomo Agrati –, e l'Olona, insieme al Sempione, ha contribuito a rendere questa zona quello che è oggi».

Valorizzare le tradizioni contadine e il passato è stato quanto auspicato dal sindaco di Nerviano Massimo Cozzi e dall'assessore con delega all'ecomuseo di Parbiago Marica Slavazza. «Giornate come questa ci vedono bene contenti e in prima fila – il commento del primo cittadino nervianese -. L'amministrazione ha l'intenzione di rivitalizzare e valorizzare la storia e le tradizioni di Nerviano. Anche per questo stiamo cercando di far ripartire il mercato contadino». «Per noi – ha sottolineato l'assessore Slavazza -, momenti come questo sono un'occasione straordinaria per riaffermare il ruolo centrale che la cultura deve avere in Italia. Il nostro scopo è quello di preservare la memoria collettiva custodendo i mulini e trasmettere il tutto ai nostri ragazzi».