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“Massimo Cozzi, un novello Ponzio Pilato”

Così la consigliera Daniela Colombo di Tutti per Nerviano, che critica l'approccio del sindaco al tema migranti...

Massimo Cozzi come un «novello Ponzio Pilato». Così la consigliera di opposizione Daniela Colombo (Tutti per Nerviano) vede il neo sindaco nervianese. A scatenare la similitudine, secondo Colombo, «la “decisione di non decidere”» riguardo i migranti.

«Ora, l’atteggiamento supponente dello struzzo rispetto ad una emergenza che è sotto gli occhi di tutti potrà forse soddisfare il proprio elettorato ma di fatto espone tutta la Comunità di Nerviano alle scelte che saranno unilateralmente adottare dal Prefetto – sottolinea la consigliera di Tutti per Nerviano, ricordando come le ondate migratorie rimangono importanti visti i tragici fatti di Aleppo e la mai assopita fuga di migranti economici -. Sì perché “decidere di non decidere” salvo poi addossare la responsabilità al Prefetto, avrà come conseguenza il fatto che le scelte su tempi, modi e sulla numerica dei rifugiati non potranno poi più essere discusse, negoziate e partecipate dalla cittadinanza sulla base delle reali possibilità di accoglienza e prospettive che Nerviano può offrire, ma sarebbero passivamente subite senza alcuna preparazione e condivisione».

Tutti per Nerviano si rende disponibile a avviare un processo di verifica delle possibilità di accoglienza sul territorio comunale e garantisce supporto fattivo per progetti mirati con associazioni di volontariato, parrocchia e privati cittadini, sia per gli aspetti organizzativi che di controllo e monitoraggio dei flussi e dei nuclei famigliari coinvolti.

Di seguito il comunicato integrale.


COME UN NOVELLO PONZIO PILATO….

Dopo un inizio di mandato fatto di sfalci del verde pubblico e fontane più o meno sistemate grazie ad un avanzo di bilancio (resta la promessa di un intervento sulla fontana di Piazza della Vittoria tutto da verificare), e dopo un primo indicativo (e da noi contrastato) atto politico rappresentato dall’aumento delle retribuzioni per gli amministratori locali (sindaco-assessori e presidente del consiglio) di ben 34000€/anno in più rispetto alla precedente Giunta che graveranno sulle tasche dei contribuenti nervianesi, iniziano ad affiorare le questioni più spinose.

I recenti tragici fatti di Aleppo, passati in sordina in questa estate di Olimpiadi, sono l’anticamera di una recrudescenza del fenomeno migratorio di rifugiati Siriani in aggiunta agli arrivi dei migranti economici mai attenuatisi negli ultimi anni.

Questa situazione dovrebbe porre la questione dell’accoglienza e le decisioni per la nostra Comunità al centro del dibattito politico locale ma, allo stato attuale, nulla di tutto ciò è ancora avvenuto anzi, come un novello Ponzio Pilato, il Sindaco Massimo Cozzi di Lega Nord, con il sostegno di Gin e Con Nerviano, va orgogliosamente fiero della “decisione di non decidere” sull’argomento; scelta quest’ultima assunta in totale autonomia e senza alcuna discussione con le opposizioni e con i gruppi consiliari costituiti.

Ora, l’atteggiamento supponente dello struzzo rispetto ad una emergenza che è sotto gli occhi di tutti potrà forse soddisfare il proprio elettorato ma di fatto espone tutta la Comunità di Nerviano alle scelte che saranno unilateralmente adottare dal Prefetto.

Si perché “decidere di non decidere” salvo poi addossare la responsabilità al Prefetto, avrà come conseguenza il fatto che le scelte su tempi, modi e sulla numerica dei rifugiati non potranno poi più essere discusse, negoziate e partecipate dalla cittadinanza sulla base delle reali possibilità di accoglienza e prospettive che Nerviano può offrire, ma sarebbero passivamente subite senza alcuna preparazione e condivisione.

La nostra Comunità, con le associazioni di volontariato del territorio, non è nuova ad una accoglienza controllata, pianificata e soprattutto gestita senza impatti sociali e nello spirito di una integrazione che è anche tutela e salvaguardia per tutta la cittadinanza.

Insomma, assumere posizioni indolenti e attendiste, pensare che qualcun altro risolverà l’emergenza (nei Comuni del Varesotto sono stati accolti circa 750 profughi, a Pavia circa 600 e a Lodi circa 200 solo per citare alcune provincie lombarde) convinti magari che la segregazione di queste famiglie in mega strutture, ancorché nei comuni limitrofi, sia la soluzione migliore nell’illusione che una manciata di chilometri di distanza possano disinnescare la bomba sociale rappresentata da ghetti generalmente fatiscenti, non sono solo l’utopia di un cieco ma rappresentano un rischio per la nostra Comunità e per tutta la Società.

Tutti per Nerviano non solo intende pertanto fornire la disponibilità per avviare un processo di verifica delle possibilità di accoglienza sul nostro territorio comunale ma garantisce sin da ora un supporto fattivo per condurre progetti mirati con associazioni di volontariato, parrocchia e privati cittadini sia per gli aspetti organizzativi che di controllo e monitoraggio dei flussi e dei nuclei famigliari coinvolti.

Daniela Colombo, Tutti per Nerviano

Redazione
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Pubblicato il 30 Agosto 2016
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