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Bosco Cantoni: l’opposizione fa appello alla Corte dei Conti

Secondo i consiglieri di minoranza, l'amministrazione ha spacciato per vantaggiosa l'operazione, mentendo sul reale guadagno...

Le opposizioni, tra loro di differenti stampi ideologici, insieme per una causa comune: il Bosco Cantoni. Se la maggioranza, a luglio (ad un mese dall'insediamento) aveva annunciato l'annullamento della permuta, ottenendo «la cessione dell’area posta sulla sponda destra dell’Olona, già liberata dagli edifici presenti. Il tutto senza pagare nulla alla Cantoni. Il vantaggio economico per il comune di Castellanza è stato di 1.578.025 euro suddivisi: 415.140mila per demolizioni fabbricati, 762.885euro dati dalla cessione dell’area di fondovalle e un versamento di 400mila euro da parte della società» così aveva spiegato il sindaco Mirella Cerini durante il consiglio comunale di luglio, durato fino a notte fonda.

Dopo le richieste di maggior coinvolgimento da parte della minoranza, la stessa (compreso Mino Caputo, in lista con la maggioranza, ma passato dall'altra parte dopo le elezioni), ha segnalato alla Corte dei Conti e ai Carabinieri «la ricostruzione cronologica degli eventi per indagare sull'incendio e per fare maggiori verifiche su quale sia stato il vero vantaggio economico per il comune, perchè l'amministrazione ha spacciato per vantaggiosa l'operazione, dicendo di aver guadagnato 1.578.025 euro, quando invece sarebbero molti meno. Tutto questo per aver fatto scelte frettolose» sottolinea l'opposizione.

La ricostruzione dei fatti dai consiglieri ripercorre tutte le operazioni fino alla firma della convenzione, sottolineando che, il 14 luglio, dopo la firma della mattina, nel pomeriggio è scoppiato «in modo doloso» un incendio (qui la notizia). L'aspetto sul quale premono ancor di più, però, «è il fatto che Inghirami, nonostante la convenzione prevedesse la demolizione dei capannoni a fronte dello scomputo degli oneri, ad aprile ha presentato richiesta in comune per demolire gli stabili. Non si capisce il perchè di questa richiesta se era gia previsto». I capannoni sono stati quindi abbattuti, ma «gli oneri di urbanizzazione (576mila euro), che erano stati quantificati, non sono stati incassati. A questo punto ci chiediamo: perchè non incassiamo i soldi della demolizione?».

Insomma, «l'operazione andava pensata meglio», secondo Marinella Colombo e Angelo Soragni (Lega Nord), Paolo Colombo e Giovanni Manelli (Castellanza al centro), Michele Palazzo (Sognare Insieme Castellanza) e Mino Caputo, consigliere indipendente che «quando si parla di interessi dei cittadini e buona amministrazione» sono capaci di sedersi allo stesso tavolo, decidendo e approvando insieme una linea strategica comune. Tra loro ricordiamo anche l'ex maggioranza Mino Caputo, «amareggiato perchè l'amministrazione non ha rispettato il confronto e il dialogo, principi base della lista Partecipiamo. Qui invece siamo tutti convinti che c'è un errore sostanziale» . 

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Redazione
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Pubblicato il 28 Settembre 2016
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