Cocktail letterario in biblioteca: “Ahi Lorca. Federico Garcia ed altri giardini”
Sabato 4 ottobre alla Biblioteca Civica di Castellanza tornano i “Cocktail letterari", appuntamento guidato da Roberto Ferdani...
Sabato 4 ottobre alle 18 alla Biblioteca Civica di Castellanza tornano i “Cocktail letterari”. Proposto lo scorso autunno dall’assessore alla Cultura della città di Castellanza, Fabrizio Giachi, l’appuntamento per gli amanti della lettura e della letteratura, guidato da Roberto Ferdani in collaborazione con La Libreria che non c’è, ha per protagonista il poeta e drammaturgo spagnolo Federico García Lorca. Protagonista delle avanguardie letterarie europee e appartenente alla cosi detta generazione del ’27, García Lorca morì vittima della guerra civile spagnola ad appena 38 anni fucilato all’alba del 19 agosto 1936 a Viznar, nei pressi di Granada, da militanti dei legati al movimento nazionalista fascista spagnolo.
Il reading programmato sabato 4 ottobre è dedicato alle suggestioni sensuali della poesia spagnola, la cui intensità e originalità ha profondamente influenzato tanta arte del novecento. García Lorca, il poeta più popolare di lingua spagnola, è autore di una poesia sensuale e intensa, ossessionata dal destino e dalla morte, dalla dinamica di luce e oscurità che si annida nel cuore umano. I suoi versi che immergono la passione erotica in una dimensione tra sogno e realtà attraverso una lingua che fonde spontaneità e lirismo, immagini audaci e sonorità ipnotiche, la cui magia non conosce confini.
Nell’essenza, Lorca è il duende. Parola di difficile traduzione, il “duende” è lo spirito del flamenco, è la radice profonda della cultura andalusa che García Lorca ha elevato a dimensione universale della condizione umana, a luogo e natura dell’anima. Riprendendo il termine dall’uso popolare, García Lorca sviluppa per la prima volta in termini filosofici l’estetica del duende in una conferenza tenuta nel ’33 a Buenos Aires ("Juego y teoria del duende").
Il poeta scrive: “Il duende è un potere, un’energia. E’ una lotta, non un pensiero. Ho sentito un vecchio maestro di chitarra dire “Il duende non è nella gola, sale dentro di te dal fondo dei piedi”. Intendeva che non è una questione di abilità ma di autenticità di vita, di sangue dalle culture più arcaiche, una creazione spontanea, diabolica e potente.
Forse è proprio questa complessa rete di relazioni tra elementi disgreganti, la dilaniante ricerca di equilibrio e sintesi tipica di García Lorca, di Vicente Aleixandre, di Ruben Dario, che ha suscitato tanto fascino in tutto il mondo e in particolare nei paesi di lingua spagnola, a rendere questa poesia così eterna e toccante: duende, il blues, l’amore oscuro, il tormento e l’estasi.
Il suono profondo di una chitarra, quel suono tanto amato e celebrato dal poeta di Granada, danzerà con le voci e le parole di García Lorca, di Aleixandro Vicente e della tradizione folklorica ispano americana, nella serata dedicata al poeta spagnolo grazie alle parole di Roberto Ferdani e alla musica di Luca Colombo e Adriana Cattaneo.
All’incontro seguirà un buffet organizzato in collaborazione con gli studenti del corso di operatore della ristorazione – sala e bar – dell’Istituto CIOFS di Castellanza.
Ingresso libero.
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