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Comunità albanese: trasloco alla parrocchia San Pietro

Ogni prima domenica del mese celebrazione di una messa in lingua albanese...

Riceviamo e pubblichiamo:

Come prima notizia importante è quella della santa messa in lingua albanese che sarà celebrata nella parrocchia di San Pietro in Canazza, come ogni prima domenica del mese dal giovane prete di Tirana, residente a Lugano (Svizzera) don Gerti Gjoni. Ma tutto in via eccezionale avremo anche  il primo di questo mese per la festa di tutti i Santi, e commemorando cosi anche  i nostri cari defunti. Certamente è una  delle feste dell'anno molto sentite anche  in Albania tanto vero che li chiamiamo unendoli in una festa sola "TE SHUMAT" che vuol dire le moltitudini.  Ringraziando in anticipo la parrocchia di San Pietro nella persona di don Sebastiano Del Tredici ma anche tutta la comunità parrocchiale che ci accoglie a braccia aperte, vorremo anche in qualche modo dare il nostro contributo in questo luogo collaborando a tutti i livelli perché nessuno rimanga escluso dal amore di Dio. Come ci ricordava il Cardinale Scola e i frati qualche giorno fa: "siamo tutti missionari" e per questo cercheremo di fare la nostra parte. 
Per la cronaca sono ben 14 anni che  viene celebrata la messa in lingua albanese a Legnano, dove  abitano più di 1300 connazionali, ma dobbiamo fare i conti anche con altre  città della zona che contano molto di più e sono frequentatori consueti di questa liturgia domenicale.
Il pensiero comune credo che sia questo: "va bene hanno la messa nella loro lingua una volta al mese per ora ma poi piano – piano si devono integrare nelle loro parrocchie perché imparando la lingua ecc". Se non riconosciamo e riscopriamo  le nostre origini, sarà un futuro più difficile per tutti penso. La storia degli arberesh (gli albanesi situati in Calabria e Sicilia da più di 500 anni fa), scappati dalla guerra dei turchi, oggi sono una realtà bella realtà ed un patrimonio per tutta l'Italia con i loro costumi e tradizioni  gelosamente conservati . Noi ancora oggi, dopo più di 25 anni di emigrazione ci sentiamo ancora smarriti per quanto riguardo le nostre origini e le pratiche religiose soprattutto. Cosi rimanendo stranieri due volte sia qui dove lavoriamo e viviamo e sia nel nostro paese d'origine. Qualcuno magari direbbe: "se non ti piace la vita qui torna a casa tua…", però non vorrei dilagarmi in altre discussioni inutili e ripetitive. 
Da più di dieci anni che sto seguendo la comunità cercando di riunire e  facendo  animazione in varie iniziative ed eventi che si presentano durante l'anno. Ci sono stati dei periodi, in particolare quando si sapeva che veniva un prete da giù di madrelingua che la chiesa del SS. Redentore si riempiva fino a 200 fedeli o di più. Le esigenze sono tante, ma in particolare si presentano per due sacramenti, ovvero quello del battesimo perché altri famigliari in queste occasioni arrivano dall'Albania, e quello del matrimonio anche miste; uno italiano e l'altro albanese. Infine vogliamo ringraziare tutti i parroci e le loro comunità che fino adesso ci hanno ospitati nelle loro parrocchie e nei loro ambienti in tutti questi anni ma in particolare don Giuseppe Prina, dove abbiamo "soggiornato" per quasi tutto questo tempo. 
GEZUAR FESTEN E TE SHUMAVE! 
BUONA FESTA DI TUTTI I SANTI!

Aleks Vulaj

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Ottobre 2016
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