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A BERNARDO CAPROTTI (ESSELUNGA) LA LAUREA HONORIS CAUSA IN ARCHITETTURA


2001_caprotti.jpg Il Presidente di Esselunga, Bernardo Caprotti, ha ricevuto, oggi, la Laurea honoris causa in Architettura e Restauro dalla Facoltà di Architettura Valle Giulia dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”.

Bernardo Caprotti è, da sempre, attento ai temi dell’architettura. Risale agli anni ’80 la collaborazione con Ignazio Gardella, una delle figure fondamentali dell’architettura italiana del XX secolo.

Gardella ha disegnato per Esselunga supermercati e superstore, nonché i palazzi che ospitano gli uffici Esselunga di Limito di Pioltello (Milano) e Sesto Fiorentino. Grazie alla collaborazione con Ignazio Gardella, e con altre importanti firme dell’architettura quali Luigi Caccia Dominioni, Norman Foster, Renzo Piano, Mario Botta, Fabio Nonis, Vico Magistretti, Bernardo Caprotti ha potuto contribuire alla creazione di edifici di stile e ricchi di significato.

Oggi, nel ricevere la laurea, Caprotti al ‘Sole 24 Ore’ ha annunciato l'inizio dei lavori per un Centro anche a Roma: «Si tratta di una città monumentale, nella quale basta iniziare uno scavo per trovare una villa storica – ha affermato al quotidiano – ma tra un anno dovremmo aprire i cantieri, con l'obiettivo di 2 o 3 superstore a Roma e dintorni. L'Italia è un Paese in cui non si può muovere niente In dieci anni, a livello di liberalizzazione, si è fatta solo quella del pane, realizzata dal ministro Bersani, che non è riuscito a spingersi oltre. E la burocrazia è asfissiante. Per aprire un punto vendita a Legnano ci sono voluti 21 anni».  

0406_sl.JPG Almeno 100 dei 140 edifici che ospitano i supermarket e superstore Esselunga, sono strutture architettoniche uniche, che si adattano al contesto urbanistico e si caratterizzano per la funzionalità degli spazi e l’eleganza delle forme.
Proprio nella nostra città, l'ultima ‘creazione’ di Bernardo Caprotti sta caratterizzando il nuovo Centro commerciale nell'ex area Cantoni.
Esselunga nel 2009 ha “venduto” per 6 miliardi di Euro.  Occupa 19.000 persone. Si avvale di tre centri di distribuzione, ai quali arrivano tutti i prodotti a carichi  completi, che, controllati e frazionati, vengono distribuiti ai 140 negozi.
I centri di distribuzione sono ubicati: uno alle porte di Milano, vicino a Linate, uno a Biandrate (Novara), all’incrocio delle autostrade Milano/Torino e Genova/Gravellona, ed uno a Sesto Fiorentino, alle porte di Firenze, sempre vicino all’autostrada. Senza questi centri, l’azienda non potrebbe operare.

caprotti1.jpg Bernardo Caprotti nasce nel 1925 da una famiglia di industriali tessili, cotonieri; terminati i suoi studi – liceo classico e legge – viene mandato dal padre in America per impratichirsi nel cotone e, soprattutto, nella meccanica tessile (1951).
Fa il suo tirocinio sulle catene di montaggio di carde, ring (filatoi continui ad anello), telai, eccetera, oltre che alla borsa cotoni di Wall Street.
Dopo un anno di permanenza torna e, all’inizio del 1952, comincia il suo lavoro nella “manifattura” di famiglia in Brianza.
Nell’estate del 1952, perso dolorosamente il padre cinquantenne, si trova a capo dell’azienda: direzione industriale, impianti, collezioni, clienti. 
Nel 1957 si presenta l’opportunità di partecipare alla fondazione della prima società di supermercati in Italia, iniziativa di Nelson Rockefeller (suo nonno è il fondatore della Standard Oil, meglio nota come ESSO).
Caprotti continua tuttavia il suo lavoro nel tessile e sarà solo nel 1965 che “lascerà” per occuparsi dei supermercati a tempo pieno. Rockefeller, tre anni prima, aveva ceduto la maggioranza dell’azienda alla famiglia Caprotti.
Da lì, un lungo impegno nel “commerciale”, nella grafica, nell’urbanistica, nella complessa logistica di una azienda che vende per oltre il 50% prodotti deperibili.
 
Così, negli anni, ecco attuata l'idea di una catena di 140 punti di vendita, prima semplici supermarkets, poi i più impegnativi superstores : sono questi dei grandi negozi ad alta specializzazione alimentare – con vasti reparti dedicati ai vari specifici settori, frutta e verdura, gastronomia, vini, eccetera – contenuti in edifici di 6/7.000 metri quadri ampliati sovente da una galleria con bar, gioco bimbi, alta profumeria, farmacia.
Queste sono strutture di 8/9.000 metri che consentono forse all’architetto di esprimersi più liberamente, vedi Lido di Camaiore, Lucca, Rho, Castelletto Ticino (Novara), Lissone (Brianza).
Tutti sono rigorosamente centralizzati, cioè legati/riforniti da un Centro di Distribuzione.

Bernardo Caprotti si è sempre interessato all’architettura, ma è soltanto nel 1986 che inizia la stretta, amichevole collaborazione con Ignazio Gardella, che disegnerà circa 40 negozi ed i due uffici, di Milano (Pioltello) e di Firenze (Sesto Fiorentino). Il corpo delle opere fu il frutto di una grande passione, quasi un amore.
Seguirà l’apporto dell’amico Luigi Caccia Dominioni, di Norman Foster, Mario Botta, Renzo Piano (realizzata solo la parte urbanistica, peraltro spettacolosa), Fabio Nonis (romano, il padre fu docente a Valle Giulia) e Vico Magistretti. 
Gardella in Esselunga fu per l’architettura e l’ambiente quello che anni prima il famoso grafico Max Huber era stato per il nome, l’insegna. Dal disegno di un marchio “Supermarket” con la esse allungata nasce il nome di una impresa: Esselunga. Potenza della grafica.

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Pubblicato il 20 Gennaio 2010
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