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Profughi al lavoro alla ex-Medea: “Non siamo qui solo per mangiare e dormire”

Dopo soli 4 giorni i richiedenti asilo di via Quasimodo hanno ripulito l'intera l'area...

Un container è già stato riempito di erba e di rovi e portato in discarica nei giorni scorsi. Un secondo container è stato riempito ieri, martedì 23 agosto. Alla ex Medea i giovani richiedenti asilo si sono dati da fare e l'obiettivo di ripulire dal degrado il bosco che circonda la scuola abbandonata è stato portato a termine in soli 4 giorni.  

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Richiedenti asilo all'opera per ripulire la Ex Medea 4 di 14

Il cortile che si affaccia su via Paganini è sgombero dalle erbacce, che lo infestavano impedendo la visuale all'interno dell'edificio dove di recente è  stata allontanata una persona che lo occupava illegalmente. L' erba è stata tagliata anche lungo i corridoi verdi laterali e sul retro dello stabile e nella giornata di oggi sono state liberate le aree verdi in discesa, sul lato di via Barbara Melzi. E' qui che, questa mattina, i ragazzi erano all'opera con gli attrezzi da giardinaggio.

«E' un lavoro piuttosto faticoso ma abbiamo voglia di lavorare e ci stiamo dando da fare». Alla richiesta dell'amministrazione comunale, la risposta dei ragazzi ospiti in via Quasimodo è stata immediata e positiva. Baba Gianni, 37enne scappato dal regime dittatoriale del Gambia, il suo Paese, ha parlato anche a nome dei suoi compagni, una ventina di ragazzi, arrivati con lui due anni fa a Legnano, dal Gambia, dal Senegal e dalla Nigeria. Come lui sono arrivati in Italia in barca dopo essere passati dalla Libia in stato di guerra. Buba ci è rimasto due anni e mezzo. 

Solo in due hanno già ottenuto lo status di rifugiato e l'attesa per gli altri è sempre più lunga e faticosa: «A Legnano ci troviamo bene – ha detto Baba – fin da subito siamo stati coinvolti nel volontariato, con l'Auser e nelle scuole; per noi è molto importante impiegare il tempo, non possiamo solo mangiare e dormire». Baba, oltre al volontariato, è stato inserito come aiuto-cuoco nella cucina del Salice Club, dove i suoi piatti sono particolarmente apprezzati. Alla serata in Comune sui profughi la responsabile dell'osteria aveva spiegato che i clienti arrivano apposta per la cucina di Baba che, dopo un primo periodo di volontariato, è ora retribuito con voucher. 

Il lavoro alla Medea è invece a titolo completamente gratuito, ma non importa quando sei giovane e hai una grande voglia di lavorare e darti da fare. 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Agosto 2016
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