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Nuova vita per gli affreschi dell’Ospizio Sant’Erasmo

Il bilancio del restauro illustratto dalle studentesse Veronica e Sara - Premiata Alessandra Ferrario, la prima donna gran priore...

La passione di due studentesse legnanesi farà rivivere gli antichi affreschi dell'Ospizio Sant'Erasmo. Veronica Ruberto e Sara Callegari, ecco le protagoniste del progetto di restauro promosso dalla Fondazione Sant'Erasmo.

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Fondazione Sant'Erasmo: bilancio del restauro degli affreschi 4 di 16

Oggi, sabato 11 giugno, il presidente della Fondazione, dr. Franco Crespi, ha presentato il bilancio del primo intervento affidato al Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale di Torino.

A introdurre l'incontro "Alla scoperta del nostro passato" il vice presidente della Fondazione avv. Barbara Delfini. Presenti nella sala convegni della Rsa, la prof Paola Manchinu, storico dell'arte, CCR "La Venaria Reale" con gli assessori Gian Piero Colombo e Chiara Bottalo. Seduto tra il pubblico anche il presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi, con il past presidente Luigi Caironi.

«Quello di oggi è un doppio evento – spiega Delfini -. Anzitutto, presentiamo l'avvio di quest'importante progetto e poi festeggiamo la ricorrenza del nostro patrono: Sant'Erasmo. Anniversario che si è tenuto in concomitanza alla Festa della Repubblica. Ringraziamo inoltre la Fondazione Ticino Olona e la Famiglia Legnanese che ci hanno permesso di avviare questo percorso».

Da circa 6 mesi la giovane studentessa Callegari, conosciuta in città anche come contradaiola biancoazzurra, sta lavorando all'affresco "Arresto di Sant’Erasmo". Alla presenza delle restauratrici Lea Ghedin e Stefania Di Marcello che stanno seguendo la sua tesi, Callegari ha raccontato: «Ho deciso di scrivere la mia tesi su queste due opere, dopo aver preso visione della ricerca di Veronica. Il suo studio riguardava la fase storica e legislativa che ha portato, negli anni ’20, allo strappo degli affreschi. Opere raffiguranti episodi della vita di Sant’Erasmo. Quello che sto effettuando è un restauro conservativo dell'opera che presentava, anche a causa dell’esposizione per 5 secoli agli agenti atmosferici, numerosi ammaloramenti e zone di distacco».

Ad ascoltare la presentazione, anche il gran maestro Alberto Oldrini, la gran dama di grazia magistrale Anna Lattuada, il gran priore biancoazzurro Jody Testa.

Personaggi palieschi intervenuti nel momento di premiazione della prima donna che ha vestito i panni di gran priore: Alessandra Ferrario, per la contrada S.Ambrogio, nel 1981 (nella foto con il gm Oldrini). «Come accennato prima, sulla scia dei festeggiamenti del 2 giugno e del nostro patrono– spiega Delfini – abbiamo deciso di omaggiare una figura del mondo del Palio che ha saputo stravolgere le regole».

Infine soddisfatto il dr. Crespi ha sottolineato: «La Rsa Sant'Erasmo non è isolata, ma una realtà aperta al territorio, quest'incontro ne è la dimostrazione».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Giugno 2016
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