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Profughi all’ex Medea: la Regione si oppone

Una delegazione del Pirellone ha incontrato alcuni residenti preoccupati... Il sindaco: "Il problema è complesso, non servono slogan elettorali"

«Non possiamo più accogliere nemmeno un profugo sul nostro territorio!». Lo hanno ribadito oggi (31 maggio) l'assessore all'Immigrazione della Regione, Simona Bordonali, e il vicepresidente del Consiglio Regionale, Fabrizio Cecchetti, nel sopralluogo alla ex scuola Medea, possibile sede di accoglienza per profughi, con i residenti della zona. La struttura della scuola potrebbe infatti ospitare più di 50 migranti, ipotesi che ha scatenato le preoccupazioni dei vicini: una trentina quelli che hanno firmato la petizione, indirizzata alle istituzioni.  QUI LA DIRETTA VIDEO

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Sopralluogo della Regione davanti alla ex scuola Medea 4 di 14

Inizialmente era previsto l'arrivo di oltre 300 profughi alla Caserma Cadorna. I sindaci del Piano di Zona Legnanese hanno incontrato il Prefetto, che ha accolto la loro proposta di ospitare i migranti in maniera progressiva e distribuiti sul territorio: tra gli immobili disponibili vi è appunto la ex scuola di via Niccolò Paganini. I due rappresentanti della Lega Nord hanno così raccolto le lamentele presentandosi sul posto.

Anche solamente vedendola dall'esterno, i politici hanno constatato l'indeguatezza della struttura, fatiscente in quanto abbandonata da anni, con vetri rotti, un cancello a cui basta appoggiarsi per aprirlo, e uno stato diffuso di degrado. "Anche se vengono utilizzate strutture peggiori – ha detto l'assessore –  io non metterei nessuna persona a vivere qui dentro".

E' stato inoltre sottolienato il fatto che la maggior parte dei migranti accolti non ha di fatto lo stato di profugo: su tredicimila persone solamente il 10% lo ha ottenuto. "Bisogna velocizzare l'identificazione dello status di queste persone e convocare tavoli nazionali per gestire la situazione. Ripeto, basta arrivi sul territorio. Il sindaco deve puntare i piedi con il Prefetto per questo".

I presenti hanno poi fatto notare che la zona è residenziale con diverse strutture sociali, e si presta facilmente al rischio di furto. Non erano inoltre al corrente dell'arrivo di questi profughi: "Lo ha detto il prete in Chiesa, ma nessuno ci aveva mai informati ufficialmente", hanno detto lamentandosi alcuni di loro. Qui la lettera che i residenti hanno inviato al sindaco Alberto Centinaio per chiedere un incontro in merito. Anche la consigliera regionale Carolina Toia che in un comunicato esprime solidarietà ai residente.

Non invitato al sopralluogo, il sindaco Alberto Centinaio ha inviato una nota stampa nella quale spiega come insieme agli altri sindaci del legnanese stia cercando di gestire una emergenza seria scongiurando un massiccio arrivo di profughi.

Qui il commento di riLegnano con il quale il gruppo di maggioranza invita i residenti a riflettere

In giornata la Lega Nord di Legnano ha presentato una interrogazione sul tema al consiglio comunale.

QUI LA DIRETTA TESTUALE E VIDEO

 Valeria Arini – Federica Kulka 

Redazione
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Pubblicato il 31 Maggio 2016
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