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Il Circolone alla città: “Vogliamo solo continuare iI nostro lavoro”

I titolari del locale rispondono al nuovo intervento in consiglio comunale, sulla problematica rumore tra Circolone e vicini di via Gaeta...

Il Circolone risponde  al nuovo intervento in consiglio comunale di questa settimana, sulla problematica rumore tra Circolone e vicini di via Gaeta.


Anche con lo Stop alla nostra Musica, i vicini del Circolone si sentono disagiati.  Ormai la vicenda che ci vede coinvolti con i vicini di Via Gaeta 24 ha dell'incredibile. 

Non solo rispettiamo l'orario che l'Ordinanza comunale ci ha imposto dal 3 maggio 2016  –  ma ora la musica la facciamo ascoltare solo in cuffia. Ai vicini questo ancora non basta e fanno dichiarare alla loro portavoce Consigliera  Tiziana Colombo che loro continuano ad essere disagiati, per cui pretendono una nuova verifica dell'ARPA. 

Tre mesi fa in Circoscrizione Oltrestazione, presente il Sindaco, il Circolone, i vicini, il presidente della Circoscrizione dr.Turri, tutte le parti avevano chiesto nuovi rilievi fonometrici ma in quel frangente i vicini, unici fra tutti i presenti, si riservarono di darci una risposta per poter accedere alle loro case a farli: ancora in data odierna stiamo aspettando la loro risposta, che non hanno mai dato.

Stiamo subendo un'ordinanza sul rumore perchè la nostra attività ha sforato in due serate di 2 o 3 decibel i limiti consentiti in zona (per i profani 2 o 3 decibel variano se una decina di persone  parlano in strada di sera…) ma le norme civili a cui attenersi sono queste, cosi come se in città vai a 55 km all'ora puoi essere multato. Ma ora noi siamo sempre piu convinti che per i vicini di via Gaeta non è una questione di 2 o 3 decibel, qui ci sono 

n.4 persone che non sopportano il Circolone come vicino, non sopportano le nostre attività, non sopportano la nostra identità sociale, e da dodici anni stanno facendo di tutto per ostacolarci, dodici anni dove hanno voluto un confronto solo tra avvocati e la loro unica e ultima arrogante mediazione proposta al Sindaco è stata: “ ogni sera fate chiudere il locale alle ore 24 con sgombero da parte dei vigili” ……

In questi anni il Circolone ha adottato diverse misure  per arrecare meno disturbo possibile: abbiamo completamente cambiato le attività in giardino per produrre meno rumore – abbiamo costruito nel 2004 una barriera fonoassorbente alta ben 5,5 mt. e lunga 30 mt.  che divide il ns.giardino dalla loro palazzina (richiesta dal Tribunale di Milano…..  improvvisamente da qualche mese per i vicini non funziona più….) – durante i concerti abbiamo limitato l'accesso al giardino ai nostri clienti in uno spazio distante dal palazzo – abbiamo potenziato l'insonorizzazione della sala spettacoli – abbiamo uomini della sicurezza che nelle serate di maggior afflusso presidiano l’esterno del locale (compresi i parcheggi di via Como e l’inizio di via Gaeta) per allontanare eventuali avventori molesti….     

A questo punto chiedo come presidente della cooperativa e chiediamo tutti noi ai Rappresentanti in Comune delle forze politiche, agli Amministratori di Legnano, alle forze sociali e associative legnanesi, se è mai possibile accettare che un diritto alla persona si trasformi in una sorta di accanimento e metta in discussione un diritto collettivo di una vasta comunità, che metta a rischio i posti di lavoro della nostra cooperativa e il diritto alla qualità della vita di migliaia di nostri frequentatori giovani e meno giovani. 

Qualità della vita che si può certo trovare in una corsa solitaria e silenziosa al parco, ma si trova anche nell'ascoltare musica in compagnia con gli amici (….e da due settimane appunto la ascoltiamo in cuffia) e  a ritrovarsi in un luogo storico cittadino

Qualità che vuol dire sano e spensierato divertimento come quello che ognuno di noi ha ricercato da giovane. 

Ai giovani si chiede studio, impegno, scelte per il loro futuro: è possibile offrire anche luoghi  per lasciar spazio all'amicizia, all'incontro, al piacere della musica,allo scambio di esperienze o dobbiamo constatare che i diritti dei giovani valgono molto meno di quelli degli adulti? Che la capacità al divertimento,la capacità di essere esuberanti e leggeri che si ha a 20 anni da fastidio e per alcuni diventa insopportabile?! 

Del resto è cosa antica, ogni generazione diffida dei propri giovani, incapaci perchè non sanno fare quello che loro adulti fanno e un pò troppo baldanzosi "..ai miei tempi c'era più rispetto", si dice. 

Siamo ancora fermi a questi miopi stereotipi, disconoscendo che saranno i giovani di oggi che porteranno avanti la nostra società, come sempre è successo, sono i giovani di oggi che si devono sentire accolti, incoraggiati che devono potersi esprimere, manifestare le proprie passioni e capacità. 

E' quello che noi al Circolone stiamo facendo, perchè se abbiamo 112 anni di vita attiva, sociale e culturale, vuol dire che regolarmente negli anni alcuni giovani hanno accettato nelle proprie mani la responsabilità di amministrare la nostra cooperativa…e andare avanti.

Il Circolone in tutti questi anni ha cercato soluzioni tecniche per una convivenza con il vicinato, ha pagato le cause perse in tribunale, ha cercato un dialogo che andasse al di là di avvocati e carte bollate ma che non è mai stato voluto e accettato dai vicini:  ora vogliamo solo continuare a fare il nostro lavoro nel rispetto si delle regole, ma anche senza il continuo accanimento dei vicini, senza la loro intolleranza gratuita e spesso ingiustificata (anni di continue chiamate alle forze dell’ordine verso il ns.locale, spesso inutili perchè la situazione era sotto controllo, interventi che hanno creato e creano forte disagio ai nostri lavoratori e al nostro giovane pubblico), senza il loro essere costantemente sordi anche ai nostri diritti (in via San Bernardino 12 ci siamo dal 1904…)

Vogliamo solo continuare iI nostro lavoro e la nostra passione amata dai giovani, che è quella di diffondere una proposta culturale, sociale e musicale/artistica che è unica a Legnano e riconosciuta come tale non solo nella nostra zona, ma a livello nazionale. 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Maggio 2016
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