(chiara lazzati) – Da oggi, sabato 30, tutti i legnanesi potranno godere di 80mila mq di verde in più. Il parco ex Ila, polmone verde di via Colli di Sant'Erasmo, ha aperto ufficialmente i suoi cancelli alla cittadinanza. La riapertura è stata particolarmente simbolica perchè a tagliare il nastro non sono state le autorità, ma proprio i ragazzi che quotidianamente vivono il parco attraverso le associazioni ospitate al suo interno. Inaugurato nel 1924 dalla regina Margherita di Savoia, il parco ex Ila fino al 1979 ha ospitato il sanatorio per la cura elioterapica della tubercolosi. Nel 1981 la proprietà del parco è passata prima alla Regione e poi al Comune che, dal 2015, ha deciso di avviare il processo di progressiva riapertura.

"Lo ammetto: non é stato facile per le associazioni che hanno sempre avuto sede in questo parco pensare di rinunciare a questo paradiso – ha affermato Luciano Lo Bianco, presidente Uildm Legnano e responsabile del Comitato Parco Ila, riferendosi a AIAS, Amici di Sonia, ANFFAS, UILDM e Fondazione don Gnocchi -. Ma è proprio questo che vuol dire inclusione: far sì che il parco sia vissuto anche da persone esterne, che possano venire a incontrare tutti quelli che per anni hanno "posseduto" questo paradiso, mentre prima lo scambio era solo in uscita. Adesso abbiamo un paradiso aperto".

"Riaprire il parco ex Ila non è stata una sfida facile – ha commentato il sindaco Alberto Centinaio -. Però sono partito dalla convinzione che questo parco meritasse di essere riaperto al pubblico per la sua bellezza e per l'importantissimo interscambio tra città e mondo della disabilità. Le oasi e i paradisi sono belli ma sono sempre confinati. Ora il nostro obbiettivo è quello di far godere il parco ai legnanesi e di far conoscere il mondo della disabilità. Credo che la riapertura sarà un bene per tutti".

Il parco sarà accessibile nella parte verde, mentre rimarrà interdetto l'ingresso alla zona dell'ex casa delle suore. I cittadini potranno vivere il polmone verde ogni sabato e domenica, dalle 9 alle 17 nel periodo invernale (1 novembre – 30 marzo) e dalle 9 alle 18:30 nel periodo estivo (1 aprile – 31 ottobre). Negli altri giorni e orari, il cancello rimarrà aperto ma l’accesso sarà riservato esclusivamente a servizio delle attività interne al parco e vietato al pubblico. Una apertura 7 giorni su 7 non è esclusa. "Se durante la fase di sperimentazione vedremo garantito il rispetto per le persone che qui abitano, il parco verrà aperto tutto l'anno e tutti i giorni" ha spiegato Lo Bianco.

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(marco tajè) – Serenità solo in apparenza. Purtroppo, anche l'apertura ufficiale del Parco nasconde tensioni che non fanno bene al mondo dell'assistenza e del volontariato,ma soprattutto alla città stessa. Al di là di ogni dichiarazione di facciata, le distanze tra le associazioni esistenti all'interno dell'area restano abissali. Proprio per questo, ma anche per problemi di sicurezza, noi riproponiamo una domanda già avanzata nei giorni scorsi. Non sarebbe stato il caso di ritardare la "restituzione" del parco alla città quando tanti dubbi e incertezze sia di carattere politico, che amministrativo avrebbero trovato valide risposte?  Non sarebbe stato meglio attendere, ad esempio, la commissione consiliare del prossimo 5 maggio, perchè la situazione fosse meglio definita? Per dirla alla Bennato: Quanta fretta…