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Con “Io Volontario” la generosità si mette in rete

Presentato agli studenti delle scuole legnanesi il nuovo portale web dedicato al mondo del non-profit legnanese...

"Volontariato scolastico coordinato dal Comune", l'idea che lo scorso anno ha ricevuto 180 voti al bilancio partecipativo è stata realizzata e presentata dall'amministrazione agli studenti di Legnano. Il portale, www.io-volontario.com, ambisce ad essere uno strumento utile a permettere agli studenti di scegliere il proprio tirocinio scolastico e, al contempo, alle associazioni del territorio di farsi conoscere. Il progetto è costato 8/10.000 euro, come rendicontato a gennaio 2016 dal Comune. 

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Presentato agli studenti il portale "Io-Volontatio" 4 di 10

A presentare l'iniziativa il promotore, Enrico Gussoni: «Ho scelto di lanciare questa idea – ha raccontato il giovane – per aiutare gli studenti a far volontariato e, allo stesso tempo, mettere in collegamento le scuole e le associazioni. L'idea è stata apprezzata e portata avanti con professionalità. A volte basta il seme, io ho avuto l'intuizione di lanciarlo, poi ho trovato persone che l'hanno fatto germogliare. La vera sfida, che è quella di portare avanti il progetto, inizia ora».

«Il volontariato in Italia produce un bene irrinunciabile, quello delle relazioni, – ha argomentato l'assessore ai servizi sociali, Gian Piero Colombo e attiva meccanismi di solidarietà essenziali in questo periodo di crisi e di difficoltà. Sono circa sei milioni gli italiani che svolgono un’attività di volontariato per un  totale di circa 126 milioni di ore mensili; più della metà svolge la propria opera in gruppi o associazioni, meno del 40 per cento invece lo fa in modo non organizzato. I dati dimostrano che il fenomeno non fa distinzione rispetto al titolo di studio e la Lombardia si colloca al vertice della classifica per il numero di volontari». Al momento sono 30 le associazioni che hanno aderito al progetto messo in campo dal Comune.

Presenti anche gli assessori Umberto Silvestri (cultura) e Chiara Bottalo (istruzione), accanto al sindaco Alberto Centinaio: «Non c'è una ricetta per fare il sindaco, ma per farlo bene bisogna pensare al bene della propria città iniziando a fare tanto volontariato. Io, nonostante tutti i miei limiti, oggi cerco di amministrare con il massimo della trasparenza e dell'attenzione verso i servizi offerti, ma non posso non pensare all'istruzione ricevuta e al volontariato che ho fatto. Mettersi al servizio degli altri significa anche sporcarsi le mani, a volte in modo faticoso». Sono inoltre intervenuti la presidente della Casa del Volontariato, Mabi Capocasa e Monica Giorgetta della società Ideogramma che ha costruito il sito. Il progetto è aperto a chiunque voglia accostarsi al mondo del volontariato, si possono leggere testimonianze di chi già vi è inserito, mentre è altresì semplice e gratuito l'inserimento nel portale per le associazioni. I requisiti richiesti per essere presenti nel sito sono tre: essere un’associazione non-profit, avere sede a Legnano, collaborare con volontari. Una sezione offre anche l’opportunità di pubblicizzare il calendario degli eventi in programma.

Davanti ad una folta platea di studenti che indossavano una maglietta azzurra su cui campeggiava la scritta “iO!”, voce infine alle testimonianze dei giovani degli istituti legnanesi che hanno contribuito a dare spessore e concretezza all’iniziativa. Dal liceo Galilei, Gaia e Matteo hanno raccontato il loro volontario all'ospedale di Legnano, mentre Vittorio e Arianna hanno trascorso il loro tempo in compagnia dei disabili dell'Anfass. Dall'aiuto allo studio di Valentino, al servizio alla Mensa della Carità di Anna fino all'intrattenimento musicale di Nicoletta ai degenti dell'ospedale, anche i ragazzi dell'istituto Dell'Acqua hanno parlato della loro esperienza. Infine Simone e Maria del Tirinnanzi, che hanno scelto di insegnare italiano agli immigrati, e Luca, studente delle Barbara Melzi, che ogni venerdì pomeriggio insieme ai propri compagni di classe aiuta i ragazzi con difficoltà di apprendimento alla Onlus di San Domenico e Magno. Tutti loro hanno condiviso esperienze diverse, ma hanno trasmesso ai ragazzi più giovani di loro entusiamo e gratificazione ricevute dalle attività di volontariato svolte. 

Redazione
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Pubblicato il 28 Aprile 2016
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