Legnanonews (…ma non solo) a pagamento? Mah, potrebbe anche essere, dovesse davvero passare la considerazione di un "monumento" della comunicazione italiana. Quel Fedele Confalonieri che, insieme a Silvio Berlusconi, ha creato il "mostro mediatico" Mediaset.

"Con la diffusione gratuita dei contenuti sulle piattaforme digitali il nostro paese rischia la colonizzazione culturale, l'imposizione di usi e costumi da altri paesi, che sarebbe molto peggio di quella dei film americani dei miei tempi. Per questo la parola ‘gratis’ non va bene, per quelli della mia generazione non è mai esistita. I contenuti su internet vanno pagati".

Confalonieri ha affermato questi conceetti in una intervista curata da Antonello Piroso in occasione di Hackathon 2016, la maratona sull'economia digitale in corso in Puglia.

Una provocazione, forse, quella del guru della comunicazione, che risulta  di difficile applicazione. Un giornale on line come il nostro vive proprio della sua gratuità: fornire notizie "gratis" è una missione importante che tentiamo di perseguire quotidianamente. Una missione che deve però fare i conti con la sostenibilità economica che si basa solamente sugli introiti pubblicitari. In Italia e in altri Paesi del mondo qualcuno ha tentato strade diverse avvalendosi, ad esempio, di un pubblico donatore o decidendo di mettere a pagamento solo alcune parti del giornale, come gli approfondimenti. Lo ha fatto il Fatto Quotidiano coinvolgendo il pubblico pagante anche nella decisione delle inchieste da realizzare.

Un tema caldo di cui si è parlato nel fine settimana a Glocal, il festival del giornalismo digitale organizzato da Varesenews. Mario Tedeschini Lalli, Gruppo Espresso e responsabile ONA Italia, insieme ad Andrea Iannuzzi, Direttore Agenzia quotidiani Gruppo Espresso, ha riportato alcune esperienze presentate alla  ONA Conference di Los Angeles

The Voice of San Diego è un giornale no-profit e più di altri ha la necessità di trovare fonti di sostentamento. Gran parte dei fondi arrivano da una nutrita comunità di "lettori-donatori": con loro la redazione organizza focus group ed è poi il pubblico donatore a fare da evangelizzatore per trovare nuovo "seguaci". Il giornale ha fatto notevoli investimenti in customer relations. Ai lettori donatori viene inviato un rapporto mensile da parte dell' amministratore delegato e anticipazioni sulle inchieste più importanti. Sono sempre loro ad avere accesso gratuito agli eventi. La redazione produce inoltre un magazine semestrale indirizzato ai soli donatori.

ProPublica giornale newyorkese di inchiesta "vende" parte dei dati raccolti, pur lasciando libero l'accesso a gran parte del portale. Il fatturato del Texas Tribune è composto dagli introiti degli eventi organizzati dal giornale,da sponsor, da  donazioni, da fondazioni, da membership, ciascuno per un milione di euro. Gli eventi da loro proposti sono un prodotto editoriale con contenuti strettamente giornalistici.

Interessante, sempre a Glocal, è stato poi il dibattito attorno ai nuovi giornalismi con il presidente dell'Ordine dei Giornalisti Lombardi, Gabriele Dossena, e Simona Panseri, direttore Comunicazione per Google, sud Europa. Si è parlato di pubblicità programmatica su piattaforma, dell'opportunità di un giornale di diventare anche navigatore del suo territorio, e del valore delle notizie utilizzate dai motori di ricerca.

"E' giusto che google utililizzi le notizie gratuitamente per i suoi motori di ricerca?". E' stata la domanda del relatore, alla quale Panseri ha risposto spiegando che i motori di ricerca danno valore alle notizie.  Un progetto interessante viene proprio da Google, il quale sta facendo studiare una serie di fattori che potrebbero andare a stabilire l'affidabilità di una notizia, fatto che Google potrebbe prendere in esame per l'indicizzazione della notizia stessa.