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“Arte lombarda, dai Visconti agli Sforza”

Federico Pecchenini ha tenuto una interessante introduzione alla mostra sull’arte lombarda aperta a Milano...

La conferenza del Dott. Federico Pecchenini, proposta dalla Società Arte e Storia, è stata una entusiasmante introduzione alla Mostra sull’arte lombarda aperta a Milano la scorso 12 marzo. Il giovane storico dell’arte ha definito l’esposizione “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza” ( che nel titolo riecheggia l’analoga Mostra allestita nel 1958, sempre a Palazzo Reale) abbacinante per la ricchezza delle opere presenti ed estremamente ambiziosa per gli obiettivi perseguiti.

Il periodo in questione è uno dei più complessi per le vicende politiche milanesi e dei meno conosciuti dal punto di vista artistico. Il Dott. Pecchenini ha sottolineato le difficoltà incontrate dai curatori della Mostra nel loro intento di offrire un’immagine chiara e completa della straordinaria produzione artistica a Milano durante la dominazione dei Visconti e degli Sforza, dovute prevalentemente alla dispersione dei manufatti un po’ in tutto il mondo. Ci sono voluti ben tre anni e mezzo di lavoro per recuperare dipinti, oggetti d’arte orafa, sculture, codici miniati in possesso di Musei italiani e stranieri e di collezionisti privati.

A questa sorta di “diaspora” si aggiunga il fatto che i pur validi artisti lombardi del 1300 e 1400 furono messi in ombra dai coevi grandi geni dell’arte italiana (Leonardo e Bramante, ecc.), ragion per cui la fama di questi ultimi impedì di trovare ampio spazio agli altri. La mostra vuole valorizzare un patrimonio artistico poco noto, ma soprattutto dare rilievo al ruolo che Milano ebbe nello sviluppo culturale, oltre che economico, dei secoli XIV E XV: fu “terra di mezzo” che seppe unire diverse culture, seppe coniugare la tradizione locale, dominata dal romanico, con il gotico, di provenienza transalpina.

In Mostra, il gruppo di soci di “Arte e Storia”, che domenica 19 ha effettuato la visita guidata, ha potuto ammirare l’abbondanza e la sontuosità del materiale esposto. Il percorso rende percepibile con evidenza il ruolo determinante della Corte che attraverso i linguaggi dell’arte persegue un progetto di autorappresentazione e di dimostrazione del potere economico e politico saldamente conquistato, ma al tempo stesso sa favorire la fusione delle diverse culture, anche accogliendo a Milano artisti di diversa formazione e provenienza. Non è casuale la collocazione della Mostra in questo periodo in cui la città si appresta a vivere l’esperienza di grande portata internazionale, quale è EXPO, e ad accogliere genti di ogni parte del mondo.

Maria Teresa Padoan

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Aprile 2015
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