Quantcast

Incontro con il prefetto: il discorso del sindaco Centinaio

Sicurezza, crisi, lavoro e tagli ai contributi statali, gli argomenti trattati dal primo cittadino...

Saluto e ringrazio Sua Eccellenza il Prefetto Tronca per avere accolto la mia richiesta di una sua visita ufficiale alla Città di Legnano. Saluto anche tutte le autorità presenti e i rappresentanti del mondo politico, economico e dell’associazionismo cittadino.

Questo incontro avviene non a caso nell’aula dove si svolgono le sedute del Consiglio Comunale: è qui che si esercita infatti la più alta forma di democrazia rappresentativa a livello locale. Qui si confrontano le differenti sensibilità politiche e si adottano le decisioni più importanti riguardanti Legnano. La sua presenza oggi, in quanto rappresentante del Governo, assume perciò un significato particolare per le strette connessioni esistenti tra enti locali e Governo centrale.

Mi piace ricordare gli aspetti affettivi che legano lei e la sua famiglia alla nostra città per l’incarico di vice questore ricoperto da suo padre e per la presenza ancora tra noi, come cittadina legnanese, di sua madre. Colgo l’occasione per avanzare al Consiglio Comunale la proposta di concederle, spero in tempi brevi, la cittadinanza onoraria per rinsaldare ancora di più i già stretti legami esistente con Legnano.

E’ per questi motivi che sarebbe superfluo, da parte mia, presentarle il profilo di una città che lei già ben conosce. Mi limito a richiamare le caratteristiche di laboriosità e ospitalità che da sempre caratterizzano la nostra comunità. Non posso inoltre evitare di ricordare al rappresentante del Governo che Legnano, con Roma, è l’unica città italiana citata nel nostro inno nazionale: “dall’Alpe a Sicilia ovunque è Legnano…”.

Questo “ovunque è Legnano” si traduce oggi nel fatto che anche noi stiamo vivendo tutti i problemi che il nostro Paese si trova ad affrontare. Ne ricordo soltanto alcuni.

Al primo posto metto il tema della sicurezza. E’ sotto gli occhi di tutti che la crisi economica ed il conseguente disagio sociale rendono le nostre città – tutte le città – meno sicure. E’ sufficiente sfogliare le pagine dei giornali per rendersi conto che rapine, furti, scippi e atti di vandalismi minano ovunque la tranquillità dei cittadini. Le forze dell’ordine si sforzano, con ogni mezzo, di arginare simili fenomeni, ma non basta: occorre che lo Stato centrale decida di investire con più convinzione sulla sicurezza potenziando la presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Così come non è ammissibile avere una Giustizia che troppo spesso vanifica il loro operato rimettendo in libertà le persone arrestate.

I sindaci non possono fare gli sceriffi e il loro compito non può andare al di là di richiamare chi di dovere a non trascurare questi aspetti avendo a disposizione soltanto la Polizia Locale.

E’ per questo che abbiamo visto come un segnale negativo la decisione adottata dal Governo di porre fine all’operazione “Città Sicure”, che a Legnano si era tradotto nell’invio di una pattuglia di militari a presidiare alcune zone problematiche sul fonte della sicurezza. E’ un problema che ho già avuto modo di illustrarle nel corso di un recente incontro in Prefettura e che ha avuto una sua prima risposta con l’arrivo ogni settimana di una pattuglia della Polizia di Stato a supporto del Commissariato cittadino e con l’avvio di una più intensa collaborazione con le altre forze dell’ordine. Un segnale di attenzione di cui la ringraziamo nella speranza che questo intervento abbia una continuità nel tempo.

Ricordo inoltre che Legnano e gli altri 10 Comuni del circondario hanno dato la loro ospitalità ad accogliere 25 profughi provenienti dalla Libia. E’ il risultato di una proficua e interessante forma di collaborazione che ha portato ad un inserimento pacifico e anche di servizio alla collettività grazie alla presenza di un numero contenuto – e quindi facilmente gestibile – di queste persone, che potrebbe però essere vanificato dall’arrivo di altri profughi.

Nell’agenda delle priorità abbiamo poi il tema dell’economia e del lavoro.

Legnano è sempre stata caratterizzata dalla presenza di una fitta rete di piccole, medie e grandi imprese. Nel tempo ha vissuto varie crisi (prima il tessile, poi il meccanico) riuscendo sempre tuttavia a riassorbire i lavoratori via-via espulsi dal ciclo produttivo. Ora non è più così. Le grandi fabbriche sono scomparse e la crisi fa sentire i suoi effetti in termini di crescente disoccupazione, cassa integrazione, mobilità e forme di precarietà che colpiscono soprattutto i giovani.

In queste ore stiamo vivendo passaggi decisivi riguardanti il futuro della Franco Tosi Meccanica Spa, uno dei marchi gloriosi del settore termo-elettromeccanico. I lavoratori rimasti e le loro famiglie, la città intera, attendono segnali in grado di assicurare il futuro occupazionale e la permanenza delle attività produttive a Legnano. In questi mesi la nostra comunità si è mobilitata più volte per tenere alta l’attenzione su questo problema e per sollecitare chi di dovere a fare ciascuno la propria parte.

Personalmente ho ottenuto un incontro, che si terrà nei prossimi giorni, con il vice-ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, al quale farò presente tutti questi aspetti e chiederò garanzie in tal senso.

Punto dolente nei rapporti tra Stato ed enti locali è quello dei trasferimenti.

I Comuni sono diventati sempre più esattori per conto del Governo, a fronte della progressiva riduzione dei trasferimenti. E’ sempre più difficile, Signor Prefetto, far quadrare i bilanci senza dover tagliare voci importanti sul versante del sostegno alle fragilità. In questa delicata materia tutti i Comuni ed i loro amministratori sono diventati l’ultima frontiera della politica, esposti come sono alle comprensibili lamentele dei cittadini che non sempre comprendono le complesse dinamiche nei rapporti tra Stato e periferia. Le cito soltanto un dato: quest’anno il Comune di Legnano vedrà ridursi ulteriormente i trasferimenti statali di circa un milione e 700 mila euro. Un “salasso” non facile da gestire!

Un discorso analogo vale per la nuova Città Metropolitana che dal primo gennaio 2015 ha preso il posto delle vecchie province. E’ senza dubbio alcuno una scommessa piena di incognite, ma che contiene importanti elementi di novità tali da rendere più efficaci i rapporti tra i Comuni. Posso dire, vivendo dall’interno questa esperienza, che le aspettative sono molte. Potrebbero esserci ricadute importanti anche per Legnano e l’intero Alto Milanese nella misura in cui si riuscisse ad attivare un circuito virtuoso di coordinamento in vari ambiti di programmazione: trasporti, gestione del territorio, ambiente, economia e lavoro, politiche sociali, rifiuti…

Tutte potenzialità che rischiano però di essere vanificate, ancora una volta, dalla pesante situazione finanziaria dovuta anche ai mancati trasferimenti dal Governo centrale. E’ assurdo che il nuovo ente debba pagare le conseguenze del mancato rispetto del Patto di stabilità da parte della precedente Amministrazione provinciale.

Ecco, Signor Prefetto, il mio e nostro disagio. Sono problemi reali con cui ogni amministratore locale deve fare i conti ogni giorno scontando incomprensioni e attacchi da parte di chi, vivendo da lontano i problemi, pensa che la politica sia una cosa sporca e che i politici siano tutti ladri. Ci aiuti, per quanto è di sua competenza, a rendere il nostro ruolo di amministratori meno arduo. Grazie.   

Alberto Centinaio, sindaco di Legnano

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 14 Marzo 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore