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Il partigiano Carnevali nel ricordo del senatore Monaco

Anche il politico legnanese ha voluto ricordare il Achille Carnevali deceduto in questi giorni...

Anche il senatore Franco Monaco ha voluto ricordare Achille Carnevali l'ultimo partigiano legnanese della Brigata Carroccio, i cui funerali si sono svolti nel primo pomeriggio nella parrocchia S. Domenico clicca qui per la notizia.

Di seguito il messaggio di cordoglio a firma del senatore.


Achille Carnevali ci ha lasciato. Molti, in queste ore, lo hanno voluto ricordare come un uomo probo e saggio, come un laico cristiano esemplare, in famiglia, nella professione, nell'attività politico-amministrativa.

L'amore fedele e premuroso per la sua Milea, compagna di una vita, da anni immobile, da lui venerata e accudita sino all'ultimo giorno. Per i due figli, Franco, sacerdote, e Marco, medico con cui ha convissuto l'ultimo suo tempo. La passione per il suo lavoro di tecnico disegnatore e collaudatore, quelle figure professionali che fecero grande la Franco Tosi, prima del suo declino industriale. Una volta pensionato, Achille mise a disposizione la professionalità e l'esperienza di una vita per iniziare al lavoro giovani nella Cooperativa da lui stesso ideata.

La dedizione al bene comune, prima come giovane partigiano e poi come persona impegnata nella Dc e alla presidenza del Consiglio della zona centro di Legnano. 

Ma il mio personale ricordo di Achille è quello di un padre. Ben al di là della sua paternità naturale di Franco e Marco, egli è stato davvero un padre per molti di noi che siamo cresciuti nella parrocchia, nell'oratorio, nell'Azione cattolica di San Domenico. Senza Achille e Milea, la cui casa era un po' anche la nostra casa, San Domenico non sarebbe stata quella fucina e quel laboratorio di vocazioni religiose e civili cui la diocesi ambrosiana ha attinto in abbondanza.

Quando si fa la storia di una comunità cristiana di solito si mette in luce il contributo dei preti che si sono succeduti. Una storia mutilata. Non meno importanti, talvolta, sono laici e famiglie, quella trama di relazioni comunitarie che preesistono e sopravvivono al succedersi dei sacerdoti. Sì, Achille, per molti di noi, è stato davvero un padre nella fede e nell'impegno. Una paternità spirituale larga e feconda, la sua, che tuttavia si faceva anche tangibile grazie alla sua calda umanità, all'affetto che portava verso quei ragazzi di un tempo che considerava appunto un po' come "figli".

Letteralmente, parrocchia significa "casa tra le case"; la stessa Chiesa può essere definita come una famiglia. Ma c'è bisogno che queste metafore teologiche prendano figura concreta, che vi siano famiglie cristiane (con le loro case) ove si possa vedere e toccare che la vita cristiana è bella e possibile. Questo sono stati la famiglia Carnevali e la sua abitazione di via Quintino Sella.

Ecco perché, nel giorno del congedo di papà Achille, ci sentiamo orfani anche noi. 

Senatore Franco Monaco

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Novembre 2014
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