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Centinaio: “Sulla Tosi i tempi si allungano in maniera intollerabile”

Il primo cittadino incontrerà il commissario straordinario Lolli per avere chiarimenti sulla questione...

Il sindaco Centinaio a destra, con il commissario straordinario Lolli


Le preoccupazioni dell’Amministrazione comunale e dell’intera città in merito al costante clima di incertezza che permane sul futuro della Franco Tosi Meccanica Spa sono state espresse dal sindaco Alberto Centinaio al commissario straordinario dell’azienda nel corso di un lungo colloquio telefonico.

Al dottor Andrea Lolli il sindaco ha manifestato lo sconcerto per i più recenti fatti che hanno allontanato ancora una volta la positiva soluzione di una situazione di crisi che si protrae ormai da troppi anni. Il commissario straordinario, da parte sua, ha informato il sindaco che intende inoltrare un’istanza al Ministero dello Sviluppo Economico al fine di poter continuare la procedura di vendita dell’azienda con una procedura negoziata. In tal senso si attiverà in tempi rapidi. Per poter fare il punto su questa intricata vicenda e per approfondire alcuni aspetti, il sindaco ha chiesto di poterlo incontrare lunedì prossimo.

La proposta è stata accolta. «Siamo di fronte ad una situazione ingarbugliata e di difficile comprensione – commenta Centinaio -. Legnano rischia di perdere altri posti di lavoro ed un patrimonio di know-how accumulato da generazioni di tecnici e di operai che si sono succeduti nello stabilimento di piazza Monumento da oltre un secolo. Le recenti commesse arrivate in azienda avevano riacceso la speranza di poter garantire un futuro alle maestranze, ma ci sono aspetti di questa vicenda che lasciano oggettivamente perplessi. La Franco Tosi è un bene troppo importante per la nostra città e non deve subire logiche estranee al corretto svolgimento delle relazioni industriali».

Nel corso di questa lunga e difficile crisi, l’Amministrazione comunale ha avuto costanti contatti sia con la proprietà che con le organizzazioni sindacali favorendo tutto ciò che potesse in qualche modo facilitare una positiva soluzione, tra cui un Consiglio comunale “aperto” svoltosi l’anno scorso.

Il sindaco ha inoltre coinvolto i parlamentari legnanesi e della zona (di ogni schieramento politico) affinché intervenissero presso il Ministero dello Sviluppo Economico per sollecitare interventi in tal senso. In più occasioni ha personalmente accompagnato in azienda parlamentari e consiglieri regionali per far loro incontrare i rappresentanti della proprietà e delle organizzazioni sindacali.

«Fino ad oggi – aggiunge il sindaco – la soluzione della crisi è stata delegata a funzionari ministeriali di indubbie capacità, ma con oggettivi limiti di delega, e ad una procedura concorsuale dai forti connotati burocratici e procedurali: il risultato è il protrarsi intollerabile dei tempi. Non sono in gioco unicamente le sorti di un’azienda legnanese dal passato prestigioso e dei suoi quasi 400 dipendenti, in gioco c’è la sopravvivenza ed il rilancio del settore industriale nazionale dell’energia. Questo tema deve portare la vicenda Tosi all’attenzione del Ministero dello Sviluppo e dell’intero Governo, in analogia a quanto accaduto per le sorti del trasporto aereo. Chiedo con forza che i rappresentanti politici del territorio si attivino con determinazione presso il Governo per trovare una soddisfacente soluzione alla crisi della Franco Tosi inserita in un quadro di rinnovata politica nazionale nel settore dell’energia».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Ottobre 2014
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