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Tasi: consulenze gratuite al Leone da Perego

Il Comune ha aperto uno sportello dove poter chiedere il calcolo per il pagamento - Non accennano a diminuire le critiche per un tributo "iniquo"...

Tanta gente in coda da oggi negli uffici comunali di Palazzo Leone da Perego.

Nei locali di via Gilardelli, infatti, sono stati aperti sportelli in cui i cittadini possono chiedere gratuitamente il calcolo e la stampa del modello F24 per il pagamento della TASI.

Oggi, pomerigio, ancora prima dell'orario di apertura, almeno una ventina di persone era già in attesa del proprio turno.

Ricordiamo agli interessati che è necessario portare con sè le rendite catastali o gli atti di compravendita degli immobili oppure la copia dell'ultimo Modello 730/Unico.

Gli uffici sono aperti lunedì, martedì e giovedì dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; mercoledì e venerdì dalle 8,30 alle 13.

Intanto, non accenna a diminuire la protesta dei legnanesi per una tassa sempre più criticata, nonostante anche le ultime rassicurazioni del vicesindaco Luminari pubblicate nei giorni scorsi (qui il servizio). Di seguito, alcuni commenti dei nostri lettori.


In merito all'articolo sulla TASI vorrei far notare che l'esimio assessore al bilancio continua a farneticare. Dopo avere toppato nella stima delle entrate lo scorso anno e regalato 2 milioni alla Banca d'Italia (perchè è ancora al suo posto non si sa) ieri se ne è uscito con questa baggianata «Per il 2014 abbiamo deciso di destinare le detrazioni ai cittadini con una rendita catastale bassa, cioè presumibilmente con un reddito altrettanto basso, mentre non sono previste detrazioni per i figli a carico» Reddito basso = Rendita catastale bassa… questo è da rinchiudere. Non so se pubblicherete questa nota. Buona giornata

Mario


Caro direttore, leggo oggi la risposta del vice-sindaco alle lamentele di alcuni cittadini legnanesi circa l’ammontare della nuova tassa Tasi in prossima scadenza.

Non voglio assolutamente entrare in una sterile polemica che, con ogni probabilità, non porterà da nessuna parte, ma credo che un po’ di correttezza intellettuale sia il minimo che ci si debba aspettare da una Giunta comunale che vuole stare vicino ai propri cittadini/elettori.

Leggo le dichiarazioni del vice-sindaco circa una presunta flessione del carico fiscale dal 2012 al 2014, che avrebbe addirittura portato dei benefici al contribuente legnanese. Francamente non capisco di cosa stiamo parlando; forse non mi sono accorto che la mia casa non è più sul territorio legnanese, ma è stata trasferita, a mia insaputa, sotto la giurisdizione del comune di San Giorgio o forse di Castellanza.

Conti alla mano, i famosi “conti della serva” che servono solo a far quadrare il bilancio familiare, vediamo cosa è successo.

Prima considerazione, dal 2012 è stata introdotta l’Addizionale Comunale, un prelievo mensile sulla busta paga legato al reddito. Prima non c’era.

Per quanto riguarda l’IMU, se faccio la differenza tra quanto pagato nel 2012 e quanto pagherò quest’anno di TASI trovo una differenza di circa 180,00 in favore del Comune. Nel 2012, infatti, l’IMU prevedeva una detrazione per figli minori a carico (100,00 euro). Oggi, poiché la mia abitazione ha una rendita catastale superiore al limite massimo previsto per godere della diminuzione del tributo, non beneficerò di alcuna detrazione. Già, perché da quest’anno le detrazioni si basano sulla rendita catastale, ben sapendo che il sistema di valutazione del valore degli immobili è un sistema iniquo e ormai troppo vecchio. Non a caso infatti a livello Nazionale si sta provvedendo ad una rivoluzione complessiva del sistema catastale e ad una rivalutazione del valore degli immobili. E’ un po’ come se si facessero pagare le tasse in base al reddito percepito 50 anni fa: non funziona così, non c’è logica. Può anche darsi che dopo la rivalutazione la mia casa risulterà avere un valore catastale superiore a quello attuale, ma almeno saremo certi (??) che i valori saranno tutti stati calcolati con i medesimi criteri.

Per mia onestà intellettuale invece devo dare atto che la nuova tassa sullo smaltimento dei rifiuti, la TARI ex Tares, nel 2014 è diminuita di circa 40,00 euro.

Ora tornando, ai conti delle serva, direi che siamo molto lontani da quella diminuzione del carico fiscale locale dichiarata dal vice-sindaco. Ovviamente parlo della mia situazione personale e di quella delle persone a me vicine con le quali mi sono confrontato. Quello che è certo è che io non sono un contribuente di “fascia modesta”, ma certamente non sono neanche un “ricco contribuente”. Più probabile che io mi possa considerare un contribuente di “fascia media” (famiglia monoreddito, lavoro dipendente, 2 figli minori a carico). Per me le tasse locali sono aumentate dal 2012 al 2014 di circa il 40%.

Chiudo dicendo che sono assolutamente consapevole che la diminuzione dei contributi statali e regionali per i Comuni ha messo in grande difficoltà le finanze locali. Sono altrettanto certo che per poter fornire un adeguato servizio alla comunità, da qualche parte bisogna trovare le risorse necessarie.

Chiedo solo che, almeno per una volta, invece di giustificare le proprie scelte dicendo che hanno portato dei benefici economici ai cittadini, si ammettesse che non c’era altra possibilità, almeno per quest’anno, di diminuire il carico fiscale.

Solo per onestà intellettuale.

Cordialmente

Matteo


Scrivere teoricamente "Per quanto riguarda la Tasi 2014, per i contribuenti in fascia "modesta" l'aggravio per due figli a carico si aggirerà intorno ai 10 euro, mentre per quelli in fascia "media" intorno ai 30 euro" potrebbe risultare offensivo per i cittadini che dovranno realmente pagare l'imposta e hanno già verificato che gli aumenti non sono quelli indicati. Insomma, oltre il danno anche la beffa.
 
Saluti
Lionello

Buongiorno direttore, leggo con stupore le parole dell'ing. Luminari: ma non si è accorto che le rendite basse non hanno alcuna relazione con il reddito?

Prendiamo come esempio una coppia giovane che vuole costruire una famiglia e avere figli: compra un appartamento nuovo, un trilocale (85/90mq), e si ritrova con una rendita di 850€.

A fatica pagano il mutuo, visto il periodo di crisi, e ora devono pagare la tasi: scoprono che i loro genitori (ormai pensionati e con una ricchezza accumulata negli anni) vivono in case più grandi della loro ma con rendite inferiori (400€/500€), che gli garantiscono delle detrazioni spropositate (220€/120€)… come pensate che la prenderanno?

In un caso abbiamo quindi due persone, con un reddito eroso dalla loro situazione di "giovani" esposti ai problemi della crisi e impegnati nella realizzazione dei loro sogni e dall'altro persone con un reddito garantito a cui si regalano detrazioni inique…

Non dovrebbe essere il contrario? Non bisognerebbe agevolare i primi o comunque trovare un compromesso che colmi questa disparità?

Lettera Firmata


Gentile direttore, ancora sulla Tasi, sollecitato dalle dichiarazioni dell'ing. Luminari del 10/09.
 
A parte la discutibilità di tassare la prima casa, la propria abitazione,  mi chiedo quali motivi hanno spinto la nostra attuale amministrazione comunale, in tutte le occasioni che si sono presentate, ad applicare il massimo dell'applicabile: far fronte a spese straordinarie? Far cassa? Migliorare i servizi? Non mi sembra, visto lo stato della nostra città.
 
Le tasse bisogna pagarle e va bene, ma sembra in questa amministrazione, come in tutte quelle di sinistra (vedi Milano, Roma) ci sia la volontà di applicare un "accanimento terapeutico-fiscale" che come sempre, già dai tempi dell'impero romano, non guarisce l'ammalato, ma ne aggrava le condizioni.
 
Una città vive di scambi, di commerci di voglia di fare e di migliorare dei suoi abitanti, ma quando le risorse per fare ciò sono succhiate dalle tasse, tutto viene depresso e il tessuto cittadino si logora.
 
Quanti sono i negozi che hanno chiuso, quante sono le imprese che boccheggiano, quanti sono i posti di lavoro eliminati o che rischiano di esserlo o non creati perchè non ci sono soldi da spendere o investire?
 
Certamente la crisi non nasce a Legnano, ma l'attuale amministrazione, con la sua politica fiscale ci sta mettendo molto di suo per aggravarla.
 
Grazie per l'attenzione.

Alberto Bonesi


Vi scrivo perché dopo aver visto il video del Video delle menzogne sulla  Tasi  dell’ Assessore  al bilancio Pier Antonio Luminari  riguardante in un punto della sua intervista dove dice  che le persone con  reddito basso o senza reddito  non pagano la Tasi  ecco il link   https://www.facebook.com/video.php?v=502283013207400  volevo condividere queste considerazioni sulla TASI  applicata dal Comune di Legnano.

Ieri sono andato da mia sorella che da 30  anni lavora in uno studio di commercialisti e da 30 è alle prese con i deliri dei nostri amministratori ogni volta che decidono di inventarsi qualche nuovo balzello.

Mi ha fatto il conteggio della TASI e dopo aver scoperto che per l’anno 2014 avrei dovuto pagare l’ennesima stangata ha cercato di spiegarmi le modalità di calcolo per convincermi dell’importo che dovevo pagare.

Siccome sia io che mia moglie abbiamo perso il lavoro gli ho chiesto se c’erano delle agevolazioni per coloro che avevo dei redditi bassi o inesistenti e gli ho spiegato che avevo visto il video del nostro VICE SINDACO di Legnano che diceva che i cittadini con minor reddito avrebbero pagato meno di TASI.

Mi è stato spiegato che la TASI  come base imponibile ha la rendita catastale e non il reddito imponibile.

Inoltre nella prima versione della normativa era previsto che ci fosse stata la revisione delle rendite catastali  in quanto allo  stato dei fatti ci si trova a pagare un’imposta su delle rendite catastali completamente  sballate.

Proprio calcolando le TASI su comune di Legnano si è trovata ancora una volta di fronte a delle discrepanze assurde, specialmente nei casi in cui conosceva personalmente la consistenza dei fabbricati.

Mi spiegava che ci sono delle rendite su immobili vecchi e  bassissime, con vani che superano i 25mq, mentre le ultime abitazioni costruite negli anni 1980 e il 2000, magari in edilizia agevolata hanno un conteggio vani dove anche gli sgabuzzini sono stati accatastati per cui ci si trova ad appartamenti di 80 mq con rendite più alte di mega appartamenti dove con gli stessi vani magari ci si trova di fronte ad appartamenti di 100/120 mq!!!!!!

Per cui partendo da una base imponibile catastale sbagliata (perché nonostante da 30 anni si parli di riforma del catasto non si fa mai nulla) si calcola una tassa sbagliata.

La base imponibile è la Rendita catastale e non il reddito imponibile fiscale del cittadino, al contrario sarebbe stato più equa l’aumento dell’addizionale comunale che ha come base imponibile il reddito fiscale.

La tassazione sulla prima casa è un obrobrio in quanto per comprarmi la mia 1° casa ho usato soldi sui quali ho pagato tutte le imposte in quanto dipendente, ho pagato imposta di registro, ho pagato interessi sul mutuo che negli anni 90 erano circa il 14% e ancora oggi sono costretto a pagare sulla prima casa!!!!!!

Forse era meglio se avessi evaso le tasse, e chiesto la casa popolare pesando su tutta la collettività.

In considerazione poi del fatto della diminuzione dell’addizionale comunale ancora una volta sembra  che i nostri politici e amministratori vivano su un altro pianeta oppure sono degli incompettenti temo pero' che sia la seconda che ho scritto

Sempre nel mio caso non ho lavoro per cui non pago addizionale comunale, il problema  che se avessi avuto il lavoro l’avrei pagata più che volentieri.

Non è che per caso la mossa della diminuzione dell’addizionale sia stata fatta proprio per diminuire le tasse su chi guadagna un  sacco di soldi e va a prendere le tasse sulla prima casa anche dai poveri cristi che non hanno più un lavoro !!!!

Lettera firmata

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Settembre 2014
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