(g.somazzi) – E' in arrivo il nuovo ponte principale dell'isola del Castello di Legnano.

Nei prossimi giorni, infatti, i frequentatori del Parco potranno vedere le prime fasi della realizzazione del passaggio che collega il Maniero visconteo a Viale Toselli.

Sarà un ponte decisamente più grande dell'attuale e verrà posizionato a pochi metri di distanza dal passaggio carrabile in cemento armato che, presto, verrà abbattuto in quanto costituisce un ostacolo idraulico.

Con i suoi 8 metri di larghezza, sarà l'entrata principale dell'area verde e costituirà un'importante via di fuga in caso d'emergenza. Soltanto da questo ingresso i mezzi autorizzati, durante l'organizzazione di manifestazioni, potranno entrare nel polmone verde. La struttura lunga 25 metri verrà poi posizionata, come richiesto da "Aipo", almeno a 1 metro dal livello della piena centenaria così da non "disturbare" il corso del fiume.

Dopo anni di "costrizione", l'alveo, in quel delicato punto di ramificazione, sarà ulteriormente adattato per permettere al corso d'acqua di scorrere con maggior agio. E, proprio per questa ragione, una delle prime tappe del cantiere è stata, appunto, quella di "addolcire" la curva di diramazione tra l'Olona e la roggia molinara, al fine di dare priorità allo scorrimento delle acque nel ramo principale. Inoltre, sempre per apportare migliorie al flusso idrico del fiume è stata quasi rifatta completamente la sponda destra dell' Olona, utilizzando tecniche di ingegneria naturalistica.

Come il passaggio in direzione San Vittore Olona anche questo sarà in solido acciaio Cor-ten.

L’accessibilità carrabile non sarà libera, in quanto, l'intento del progetto, il cui direttore dei lavori è il responsabile dell'ufficio tecnico del Comune ing. Edoardo Maria Zanotta, è quello di preservare l'isola verde appartenente al "Plis dei Mulini" e quindi renderla fruibile solo ai ciclisti e pedoni.

Le prossime tappe che caratterizzeranno la "Riqualifica del fiume Olona" saranno la realizzazione di una piccola piazza ovale prima dell'accesso principale all'area verde, la rifinitura del vecchio ponte risalente al XVII secolo e, infine, la realizzazione di un'area di spagliamento retrostante al Castello di 6.000 metri cubi capace di contenere l'acqua che, nei periodi di piena, allaga l'area antistante il maniero rendendola inutilizzabile per le manifestazioni.