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Inclusione oppure integrazione? Se ne parla alla pastorale dei migranti

Meglio inclusione, ci scrive Aleks Vulaj, "perchè importante è che nessuno, per quanto sia possibile da parte nostra,rimanga escluso"...

Aleks Vulaj, giovane esponente della comunità albanese in questo nuovo intervento su Legnanonews propone una discussione su concetti come "inclusione" oppure "integrazione" dei cittadini extracomunitari sul territorio. Per noi, e speriamo anche per i nostri lettori, uno spunto per nuove riflessioni


Forse non tutti lo sano che a Legnano, alla parrocchia Santa Teresa del B.G. dei fratti Carmelitani, ogni mese si riunisce il gruppo della pastorale migranti del Decanato legnanese. Il parroco Padre Gabriele, oltre a essere accogliente e promotore a questi incontri, è uno che da anni combatte particolarmente sulla questione rom. In questo incontro si discute principalmente dei immigrati, delle loro problematiche, delle leggi e dei eventi che ogni anno ci vedono come protagonisti particolarmente nella festa dell'Epifania e la veglia di Pentecoste.

Quest'anno in particolare abbiamo preso di mira la famosa legge "Bossi – Fini" che ancora è in vigore per quanto sia definita da tutti discriminatoria, legando appunto lo stato di immigrato a quello del lavoro, ma perdendo quest'utlimo non vali più per lo Stato e dunque sei indesiderabile e vieni espulso.

Alla fine di questo anno pastorale insieme anche ad altri gruppi pastorali della diocesi scriveremo e firmeremo un testo unico, come proposta e per dire la nostra che non siamo affatto d'accordo con quella che c'è in vigore. Questo poi verrà inviato  alle autorità locali, ecclesiali, ai dirigenti scolastici, a quelle carcerarie e via dicendo.

Termini  e annunci di giornale come "integrazione" e  "inclusione" vengono spiegati bene da don Alessandro Vavassori, responsabile della pastorale migranti della diocesi di Milano. Meglio la parola "inclusione" che "integrazione", perché si sente spesso dire: «Ma sono loro che si devono integrare». Ma ci chiediamo: dove sta scritto che lo straniero deve diventare a tutti i costi italiano? Allora la parola inclusione è più precisa, perché importante è che nessuno (per quanto sia possibile da parte nostra) rimanga escluso.

Sulle vicende di questi giorni e sui nuovi arrivi siamo tutti d'accordo che il problema deve essere posto a livello europeo, ma anche una legge unica sul immigrazione deve essere fatta a questo livello.

Lavoriamo insieme perché ci sia un futuro migliore per noi e i nostri figli.

Aleks Vulaj 

Redazione
info@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Aprile 2014
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