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“LA CAMPANELLA, IL GUERRIERO E IL PORTONE RITORNINO AL CASTELLO”

Sono i tre desideri espressi dall'ultimo abitante dello storico maniero, Mario Villa, durante una serata "amarcord"...

(g.s.) – Il ritorno della campanella nella chiesetta di San Giorgio, la ricollocazione del busto del guerriero nella nicchia del cortile del Castello e il restauro del vecchio portone in rovere.

Questi i tre desideri espressi da Mario Villa, ultimo abitante con la sua famiglia dello storico Castello, durante la serata "amarcord ",  organizzata dal politico legnanese Daniele Berti.

L' incontro, per ricordare la storia del castello di San Giorgio, si è svolto (abbastanza… intimo, vista la scarsa partecipazione dei legnanesi) nei giorni scorsi a Leone da Perego.

Nel 1883 il castello fu trasformato in azienda agricola e convertito in alloggio per i contadini. Nel 1973 è stato acquistato dal comune di Legnano. Dopo decenni di degrado ed incuria, è stato ristrutturato e riaperto al pubblico nel 2005.

"E' stata una bella serata anche se c’erano solo 30 persone ad ascoltare i ricordi raccontati da Mario Villa, uno degli ultimi abitanti del castello quando era proprietà del marchese Cornaggia – ha dichiarato Berti -. Credo sia interessante far sapere ai legnanesi che solo nel 1973 è diventato proprietà del comune e che nei 20 anni successivi poco è stato fatto per poterlo salvaguardare. Negli ulteriori e ultimi 20 anni invece, si è messo mano alla struttura per avere un luogo fruibile per la città, un luogo che con mille trasformazioni, sono 800 anni che esiste, sicuramente è uno dei luoghi più antichi della nostra città".

Un momento decisamente sentito quello in cui Villa ha ricordato la sua vita da bambino tra le mura del castello: "Mio padre era un contadino e decise di prendere in affitto il castello, che a quel tempo era di proprietà del marchese Carlo Cristoforo Cornaggia. Qui sono nato – ha raccontato Villa -. Il marchese, per tutelare la struttura, ricordo che non voleva assolutamente che venissero effettuati lavori di alcun tipo. I nostri inverni erano gelidi, la nostra vita era faticosa ma ricordo con affetto quel tempo passato. Non siamo stati noi a causare il degrado al Castello: quando il Comune comprò la struttura passarano circa 20 anni di abbandono. Mi chiedo, perchè non fu mai messo un custode?".

Poi Villa ha avanzato tre richieste: "Vorrei tornare a sentire la campanella della chiesetta di San Giorgio, rivedere il busto del condottiero vigilare ancora sul cortile interno e il portone di rovere al suo posto. Sono richieste che formulo a nome di tutti i cittadini".

Durante la serata il consigliere Berti ha poi annunciato alcune novità: "Il ponte di accesso al castello prossimamente verrà ampliato e sarà sistemato il ponticello pedonale antico che da' sul parco. Verrà anche costruito un nuovo passaggio più a sud. In corso esiste anche una trattativa del Comune con i proprietari della abitazione sul ramo dell’Olona, per  costruire in un futuro non lontanissimo una nuova skyline che dia miglior visibilità al nostro maniero".

Profondo l'interesse dei presenti quando l'autore legnanese Raffaele Baroffio ha ricordato la presenza di due cunicoli che collegano San Vittore e San Giorgio al Castello probabilmente  entrambi andati persi. Elementi storici che in altre città vengono rivalutati e aperti al pubblico. "Sono passaggi che si trovano 8 metri sotto il livello del fossato – ha ricordato lo studioso – e che servivano come vie di fuga. Cunicoli di questo tipo vi sono a Parabiago, San Vittore e San Giorgio".

Infine, non sono mancate le immagini del progetto di ristrutturazione studiato dall’ing Sutermeister del 1931 e il misterioso racconto del rinvenimento di una salma mummificata ritrovata nella zona della sacrestia.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Settembre 2013
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